CLS presenta i dati sul numero e volume di scambi subito sopo l’annuncio della SNB: 2.6 milioni di transazioni in un solo giorno. Ma banche e fondi d’investimento raccolgono ancora i pezzi.
Dopo l’eliminazione a sorpresa della SNB del floor su EUR/CHF, il mercato del forex registra il record massimo di numero di scambi effettuati in un solo giorno, a quanto dice l’amministratore delegato della società CLS a Reuters.
Il dato di 2,26 milioni di transazioni - a detta del CEO di CLS David Puth - è il nuovo record del numero di scambi effettuati in un solo giorno nel forex trading, che ha visto collassare Alpari, ha messo in difficoltà altri forex broker e fondi d’investimento, ha causato la perdita di decine di milioni di dollari alle principali banche mondiali.
Puth ha detto che il volume complessivo degli scambi nel mercato del forex in tutto il mondo - da dopo la mossa della Banca nazionale svizzera di giovedì - ha raggiunto 9.200 miliardi dollari, quasi raddoppiando il fatturato medio di quello che era già il più grande mercato finanziario del mondo.
Lo stesso giorno - ovvero giovedì scorso - segna anche un altro risultato impressionante: è il secondo giorno in tutta la storia del forex trading per volume di scambi in sole 24 ore, superato solo dai 10.670 miliardi dollari registrati il 17 dicembre, quando il rublo russo stava crollando a causa dei prezzi del greggio.
CLS è utilizzato quasi universalmente dal settore bancario per l’elaborazione e apertura di posizioni e quindi fornisce il miglior report sui dati degli scambi nel mondo del forex trading, il 90% dei quali è ormai effettuato elettronicamente.
Il settore finanziario sta ancora raccogliendo i pezzi dopo i pochi ma caotici minuti in cui il franco è schizzato di valore di quasi il 40%, di gran lunga il movimento più grande su una valuta importante da quando negli anni ‘70 il mondo è passato alla fluttuazione dei tassi di cambio.
Barclays ha perso decine di milioni di dollari a causa del movimento sul franco svizzero, come una fonte interna al settore ha riportato a Reuters la scorsa settimana, ed immaginiamo che possano esserci state perdite simili o maggiori anche per altre banche, che controllano oltre il 60% del mercato del forex, attivo tutto il giorno tutti i giorni.
Il forex broker online Alpari è stato costretto a dichiarare lo stato di insolvenza e il rivale statunitense FXCM ha dovuto accettare un finanziamento di 300 milioni di dollari, i cui termini e condizioni però continueranno a mettere in ginocchio il forex broker, portando probabilmente alla vendita entro aprile.
Alcuni affermano che arriveranno presto altre vittime di alto profilo nel settore della gestione dei fondi d’investimento, per le quali le perdite sulle posizioni sul franco indeboliranno - da qui a un anno - i rendimenti, portandoli in negativo nel caso di alcuni.
Via Reuters
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