Fusione Randstad-Monster per 429 miliardi di dollari. Nasce un colosso internazionale delle risorse umane. Nuove prospettive per il settore.
Una nuova operazione di acquisizione rivoluziona l’industria delle risorse umane. Martedì la Randstad Holdings, società con sede ad Amsterdam specializzata nelle risorse umane, nella selezione del personale e nel lavoro interinale, ha annunciato l’operazione di acquisto del portale di ricerca di lavoro Monster Worldwide per 429 milioni di dollari, circa 387 milioni di euro.
Il valore dell’operazione di acquisto di Monster da parte di Randstad si basa su $3.40 per azione del portale, con un premio del 22,7%. sul valore di chiusura di lunedì a $262 milioni.
Siamo ben lontani dai giorni inebrianti del 2000 - quando Monster, quotata dopo essere stata fondata nel 1999 (a sua volta una fusione di due start-up specializzate nel mercato del lavoro), godeva di un valore di $91 per azione e di una capitalizzazione di quasi $8 miliardi.
Nel 2007, a $51 per azione, Monster valeva $5.5 miliardi.
Nonostante tutto, si tratta di un’operazione interessante per Monster, un veterano (o meglio, sopravvissuto) del primo boom delle dot-com.
Ma come cambierà l’industria delle risorse umane con la fusione Randstad-Monster?
Fusione Randstad-Monster: nasce un colosso delle risorse umane
Ranstad che compra Monster è solo l’ultima delle operazione che riguardano il settore delle risorse umane,.
Nel mese di giugno, Monster aveva acquisito Jobr, definito come un "Tinder per il lavoro". E il mese scorso, Indeed.com ha acquisito Simply Hired. Indeed stessa è di proprietà del gigante giapponese delle risorse umane, Recluta Holdings.
Monster manterrà il suo brand e opererà come entità separata, ma l’obietto di Randstad è quello di consolidare i diversi aspetti del settore di selezione del personale per migliorare il "portafoglio di servizi HR".
“In un’epoca di grande cambiamento tecnologico, i datori di lavoro sono chiamati a individuare i modi migliori per scovare e coinvolgere il talento”,
ha commentato Jacques van den Broek, amministratore delegato di Randstad, in un comunicato.
“Con la sua piattaforma leader nel settore della tecnologia e le sue soluzioni digitali, social e mobile facili da utilizzare, Monster è un complemento naturale per Randstad.
L’operazione è in linea con la nostra strategia di crescita Tech e Touch e riflette il nostro impegno nel far avvicinare l’offerta e la domanda di lavoro per collegare meglio le persone giuste per il lavoro giusto. Non vediamo l’ora di accogliere il team di Monster e lavorare insieme per plasmare il settore del lavoro mondiale in continua evoluzione”.
Monster: operazione strategica, più connessioni
Per Monster, questo è un passo importante quello di unirsi ad un business strategico e coerente in un momento in cui le aziende di selezione del personale vivono un momento di difficoltà. La società è attiva in 40 paesi, con circa 50.000 datori di lavoro nel proprio database sulla base del suo report del primo trimestre. Ma, in confronto, anche la piccola Simply Hired copre circa 50.000 datori di lavoro.
"Unirsi alla Randstad offre un’opportunità unica per accelerare la nostra capacità di connettere più persone a più posti di lavoro",
ha commentato Tim Yates, CEO di Monster, in una dichiarazione.
"Insieme a Randstad, Monster sarà in una posizione migliore per compiere la nostra missione principale, e i nostri dipendenti potranno beneficiare del diventare parte di una società più ampia e più diversificata.
Altrettanto importante, l’operazione offre un valore immediato ai nostri azionisti. Siamo entusiasti di aderire e di essere supportati da Randstad, e intanto continuiamo a costruire i migliori mezzi di reclutamento, tecnologie e piattaforme. Non vediamo l’ora di lavorare con il team di Randstad per garantire una transizione senza problemi".
Se da una parte Monster opera esclusivamente sul web, Randstad ha il suo focus sui centri di reclutamento fisici. Ha circa 4.500 filiali e può vantarsi di aver trovato lavoro a circa 2 milioni di persone. La fusione darà a Randstad la giusta spinta per crescere ancora e monopolizzare il mercato internazionale delle risorse umane.
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