Quota 96, non si placa il dibattito sulle coperture economiche necessarie per la loro pensione. Non ci sarebbe, infatti, il visto (la cosiddetta “bollinatura”) da parte della Ragioneria generale dello Stato. Che cosa potrebbe succedere adesso?
Quota 96, all’indomani delle esternazioni del Commissario alla Spending review Carlo Cottarelli, non si placano le polemiche sulla soluzione individuata alla Camera dei Deputati per il pensionamento di circa 4 mila docenti, rimasti imbrigliati nelle nuove regole della riforma previdenziale targata Elsa Fornero.
Che cos’è successo alla Camera con il decreto Pa
Non è bastato il botta e risposta tra il responsabile governativo delle politiche di revisione alla spesa pubblica e il presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio, il deputato democratico Francesco Boccia, a chiarire del tutto la situazione. Complice anche un editoriale al vetriolo comparso ieri sul Corriere della Sera, la ferma contrarietà da parte dei cosiddetti “burocrati” sembra essere l’opinione prevalente in materia. E’ notizia di stamattina, infatti, che la Ragioneria generale dello Stato non avrebbe intenzione di fare alcun passo indietro sul parere sostanzialmente negativo in merito alle coperture individuate in Parlamento per ripristinare la cosiddetta Quota 96 per gli insegnanti. Un mero rafforzamento della spending review e dei famosi tagli lineari aveva destato più di una perplessità fin da subito; opinione che non ha potuto far altro che consolidarsi dopo le dichiarazioni di Cottarelli. Il risultato? Niente bollinatura sulla norma per i Quota 96.
Il provvedimento adesso è a rischio?
Il problema, comunque, riguarda anche la disposizione in sé. La norma, così come è stata scritta, potrebbe coinvolgere non solo un limite massimo di 4 mila insegnanti in servizio presso le scuole, ma anche 1.546 professori universitari. Una svista che, secondo Il Sole 24 ore oggi in edicola, provocherebbe un ammanco di circa 200 milioni di euro, ancora tutti da reperire.
Al momento, la Commissione Bilancio della Camera continua a difendere il suo operato, ma il percorso del dl Madia, almeno per ciò che riguarda i Quota 96, sembra essere ancora in salita: il parere favorevole dell’Economia sul provvedimento non può essere considerato un optional.
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