Quirinale, intervista a Morani (Pd): “Ora Casellati rifletta su ruolo presidente del Senato”

Stefano Rizzuti

28/01/2022

28/01/2022 - 17:23

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Alessia Morani, deputata del Pd, intervistata da Money.it chiede alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, di aprire una riflessione sul suo ruolo dopo il flop della votazione per il Colle.

Quirinale, intervista a Morani (Pd): “Ora Casellati rifletta su ruolo presidente del Senato”

La quinta votazione ha affossato la candidatura al Quirinale della presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, proposta dal centrodestra. Alessia Morani, deputata del Pd, in un’intervista a Money.it sottolinea come ora il centrodestra debba sedersi al tavolo per una proposta che sia davvero unificante.

Aver messo la candidatura della seconda carica dello Stato in mano a dei franchi tiratori è gravissimo”, sottolinea la deputata dem. Che non nasconde come la votazione di oggi possa allargare la discussione al ruolo di Casellati a Palazzo Madama: “Non so se qualcuno chiederà le dimissioni ma forse dovrebbe essere la stessa presidente, alla luce di quello che è successo, a fare una seria riflessione”.

Cosa dimostra il flop di oggi del centrodestra su Casellati?

Dimostra una profonda divisione nel centrodestra perché mi pare che ci sia una quantità di franchi tiratori molto rilevante. È una certificazione di una spaccatura ma anche di una mancata capacità di fare delle proposte che possano unire il Parlamento e il Paese. Credo che a questo punto il centrodestra debba fare una seria riflessione e sedersi al tavolo per trovare una candidatura realmente unificante che possa essere quell’alto profilo di cui parliamo da giorni.

Ora la palla passa in mano a Pd e M5s?

Credo che l’iniziativa debba partire da un metodo che non è la candidatura di parte, perché la mancanza di numeri è palese. Il segretario Letta ci ha detto che sul tavolo ci sono stati nomi importanti come quello di Cartabia, lo stesso Draghi, Mattarella, Amato, Casini. Per cui figure istituzionali che possano essere davvero unificanti ci sono. Ora bisogna capire su quale tra queste ci possa essere la più larga condivisione partendo dal presupposto che la candidatura deve tenere dentro tutta la maggioranza, da Leu alla Lega.

Quanto ci vorrà per arrivare all’elezione ripartendo quasi da zero dopo cinque giorni?

Questo non lo so, mi auguro che si faccia presto perché ci sono tante cose da fare. Oggi pomeriggio ci saranno incontri. Potremmo chiudere anche oggi se ci fosse la consapevolezza da destra che dopo averci portato a spasso prima con Berlusconi e poi con queste candidature improbabili è ora di finirla e mettere un punto. Noi siamo pazienti e aspettiamo.

Il flop di Casellati mette in discussione anche la presidenza del Senato? Si deve aprire una riflessione sul tema?

Aver messo la candidatura della seconda carica dello Stato in mano a dei franchi tiratori è gravissimo perché noi che attraversiamo questo Palazzo lo sapevamo da principio che nel centrodestra c’erano molte titubanze che poi si sono rivelate nei numeri. Non so se qualcuno chiederà le dimissioni ma forse dovrebbe essere la stessa presidente, alla luce di quello che è successo, a fare una seria riflessione.

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