Quanto guadagna un medico?

Redazione Lavoro

03/02/2021

26/05/2021 - 12:54

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Quanto guadagna un medico? Vediamo a quanto ammonta lo stipendio anche alla luce delle ultime novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2021.

Quanto guadagna un medico?

Quanto guadagna un medico? Una domanda che immaginiamo molti si stiano ponendo alla luce dell’anno appena trascorso. I medici sono in prima linea nell’emergenza Covid e in più di un’occasione è stata sollevata la questione del stipendio.

Lo stipendio dei medici subirà un aumento grazie alle risorse stanziate con la Legge di Bilancio 2021. Al netto delle novità ricordiamo che lo stipendio di un medico varia a seconda del livello di anzianità. La differenza di stipendio può esserci anche per la posizione, se si è medico specializzando, medico di base o specializzato.

Il mestiere del medico deriva da anni e anni di studio, anche molto faticosi, e una retribuzione adeguata è necessaria in virtù della grande responsabilità e del rischio che questo lavoro comporta.

L’OCSE stima che in media un medico italiano dovrebbe guadagnare 75.750,46 euro l’anno. Una cifra al di sotto per esempio dei medici tedeschi, ma superiore a Spagna e Portogallo, in ogni caso nella media.

Abbiamo visto quanto guadagna un virologo in Italia, vediamo ora quanto guadagna un medico illustrando però prima come diventarlo.

Come si diventa medico

Si sceglie di diventare un medico per tante e diverse ragioni che non sempre coincidono con la volontà di aiutare gli altri; spesso il retaggio di famiglia, la prospettiva economica e sociale raggiungibile diventa più importante. Quel che è certo è che diventare medico non è semplice.

A partire dal difficile test di ammissione a Medicina, fino ai sei anni di studio che culmineranno nel conseguimento della laurea. E poi via verso l’ottenimento dell’abilitazione professionale e l’iscrizione all’Ordine dei Medici.

Per completare la formazione, ed esercitare realmente la professione, sarà necessario seguire infine una scuola di specializzazione, dove sostanzialmente si andrà a scegliere il tipo di specializzazione medica: pediatria, cardiologia, neurologia etc.

Un medico non smette mai di studiare, di formarsi, la scienza va avanti e la medicina con lei. Ma, detto questo, finito l’iter che porta all’abilitazione come medico, si procede poi a costruire la propria carriera scegliendo il tipo di contratto:

  • lavoro a tempo pieno: sono i medici che firmano un regolare contratto di assunzione con l’azienda ospedaliera pubblica o privata, e quindi subordinati alle norme interne;
  • libero professionista: il medico può decidere di praticare all’interno del proprio studio privato, convenzionandosi con il Servizio Sanitario Nazionale;
  • attività mista: un medico può decidere di svolgere il proprio lavoro sia in maniera dipendente, presso sanità pubblica o privata, che indipendente continuando a lavorare anche nel suo studio privato;
  • studio associato: più medici possono, tramite contratto registrato, associarsi in uno studio indipendentemente dalla propria specializzazione.

Chiarito l’iter per diventare medico e le varie possibilità contrattuali aperte alla professione, scendiamo nel dettaglio e guardiamo una panoramica degli stipendi divisi per tipologia di medico, soffermandoci prima sulle novità della Legge di Bilancio.

Aumento stipendio dirigenti

La Legge di Bilancio 2021 ha stabilito che dal 1° gennaio si operi un aumento dello stipendio annuo lordo, compreso di tredicesima e indennità, dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’area sanità 2016-2018. Il contratto, lo ricordiamo, aspetta ancora di essere rinnovato.

La Legge di Bilancio 2021 stabilisce che gli importi degli stipendi dei medici dirigenti debbano essere incrementati nel 2021 del 27 per cento.

Quanto guadagna uno specializzando

Durante il periodo di specializzazione, un medico neolaureato che si sta formando arriva a percepire uno stipendio mensile netto di circa 1.700 euro per i primi due anni.

La specializzazione può variare infatti dai 2 ai 5 anni e, in linea generale, durante l’ultimo anno di specializzazione si arriva a percepire qualcosa come 1.800 euro netti al mese; dal terzo e fino alla fine della specialistica, lo stipendio vede un aumento variabile dai 50 ai 100 euro al mese.

Quanto guadagna un medico di base

Il lavoro di un medico di base, decisamente più leggero rispetto ai colleghi ospedalieri sia in termini di responsabilità che di orario, ha un guadagno orario medio di circa 60 euro.

In linea generale, un medico di base arriva a percepire qualcosa compreso tra i 3.500 euro e i 6.000 euro al mese; si tratta di stipendi lordi ai quali bisogna togliere le spese di tassazione.
In ogni caso, molto dipende dal numero di assistiti che un medico conta; in sostanza un medico di base guadagna soldi per ogni assistito.

Da questo ne deriva che un medico con 900 assistiti vedrà meno entrate mensili rispetto a un collega con una platea di 1.200 pazienti. Per legge in ogni caso, la quota massima di assistiti che un medico può avere è di 1.500.

Oltre al numero di pazienti, i guadagni possono dipendere anche dalla scelta di organizzarsi in forme associate, ovvero dividere lo studio con altri medici, beneficiando dei finanziamenti previsti.

Disponibilità a fare visite private, orario notturno e certificati a pagamento sono poi le altre fonti di guadagno extra.

Quanto guadagna un medico in ospedale

In ospedale un medico va a percepire uno stipendio mensile che si aggira intorno ai 2-3.000 euro. Bisogna considerare che lo stipendio andrà integrato in base all’aggiunta di turni notturni, festivi, straordinari e alla reperibilità.

Senza dimenticare gli scatti di grado e anzianità: un primario ad esempio arriva a uno stipendio di 4.500 euro netti al mese e un dirigente ospedaliero circa 75.000 euro l’anno.

Quanto guadagna un medico privato?

Quella che emerge è una situazione molto variegata che ancora una volta ci fa dire quanto sia difficile rispondere alla domanda “Quanto guadagna un medico?”. E questo perché ci sono tantissimi tipi di medici oltre a quelli elencati; basti pensare ai medici sportivi, legali, psicologi, terapisti ecc.

I guadagni di conseguenza possono davvero essere molto diversi e sottostare alle tante variabili che fanno parte del mestiere. Sicuramente un discorso ancora più diverso in questo senso va fatto per i medici privati.

I medici privati possono infatti lavorare tanto nel proprio studio, o nella propria clinica, quanto riuscire a coniugare gli impegni con l’esercizio della professione presso gli ospedali pubblici.

Restituire anche solo una prospettiva sul guadagno di un medico privato risulta evidentemente impossibile ma, e la cosa non deve stupire, coloro che operano in tante e diverse realtà possono facilmente arrivare a stipendi annui a sei zeri.

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# Medici

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