Avviato un anno fa, entra nel vivo il progetto QuBì contro la povertà minorile nella città di Milano. Il programma prevede investimenti per 25 milioni di euro
Parte da Milano il progetto QuBì della Fondazione Cariplo contro la povertà infantile.
Dopo la prima fase di mappatura del disagio nel capoluogo lombardo, si partirà a breve con una serie di iniziative concrete rivolte a chi vive situazioni di difficoltà economiche, famiglie con minori soprattutto.
L’investimento complessivo è di circa 25 milioni di euro, di cui 12 a carico della stessa Fondazione. Che cerca nuovi finanziatori.
Il progetto QuBì
QuBì significa quanto basta ed è il nome dato al progetto contro la povertà minorile della Fondazione Cariplo.
Partito circa un anno fa con un’analisi del fenomeno della povertà a Milano, entrerà ora nel vivo con una serie di iniziative sociali ed ha già avviato collaborazioni importanti con il Comune e con realtà del terzo settore (Banco Alimentare, Caritas Ambrosiana, Fondazione Pellegrini).
L’intero programma di interventi progettati con QuBì ha un costo di circa 25 milioni in tre anni, di cui 12 milioni messi a disposizione della Fondazione Cariplo.
Fondazione Vismara e Intesa Sanpaolo hanno contribuito rispettivamente con 5 e 3 milioni mentre altri 300mila euro sono arrivati dalla Fondazione Fiera Milano. La cifra fino ad ora raggiunto supera di poco i 20 milioni, per questo
“Cerchiamo compagni di viaggio per raccogliere i 4,7 milioni mancanti e per portare nuove idee ed energie. Li cerchiamo soprattutto nel mondo del Profit, delle aziende, ma anche dei cittadini di Milano”
ha detto Monica Villa, vice-direttore dell’area Servizi alla persona della Fondazione Cariplo.
La povertà a Milano
La prima fase del progetto ha permesso di mappare il fenomeno povertà nella città di Milano.
Incrociando dati di diversi database e basandosi sulle misure erogate a sostegno di famiglie che vivono condizioni di disagio, è stato rilevato che la povertà assoluta nel capoluogo lombardo riguarda 55mila persone per un totale di circa 19.200 famiglie, poco più della metà delle quali (9.433) con almeno un figlio minore.
In particolare i minori che vivono in condizioni di povertà assoluta, secondo i dati raccolti, sono 19.703.
Una povertà invisibile tra le luci della metropoli? Forse. Ma basta poi spulciare i recenti dati sulle richieste per usufruire del reddito di inclusione per capire quando il disagio, anche nella Milano del lusso e della moda, sia diffuso.
Basti pensare che in solo 8 giorni da quando è partita la misura varata dal Governo, quasi 3 mila famiglie (le che si traduce in qualcosa tra le 5.600 e le 8.400 persone) ne hanno fatto richiesta.
È a queste realtà che guarda appunto il progetto QuBì, che non ha certamente la bacchetta magica per cambiare il mondo ma offre un’opportunità di rendere meno spiacevole la quotidianità di migliaia di persone in difficoltà.
“Ci sono migliaia di bambini a Milano che qualche giorno non mangiano, qualche altro mangiano in modo insufficiente A questi bambini dobbiamo dare un futuro. Questa è una priorità assoluta. Speriamo di poterci rivedere tra tre anni per dire che abbiamo distrutto la povertà”
ha detto di recente il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti.
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