Qatar: come rilanciare il Made in Italy grazie ad una joint venture da due miliardi di euro

Valentina Pennacchio

19 Novembre 2012 - 16:22

Qatar: come rilanciare il Made in Italy grazie ad una joint venture da due miliardi di euro

Il viaggio di Mario Monti nei Paesi del Golfo ha già avuto i suoi frutti. Con un debito pubblico che raggiunge le soglie dei duemila miliardi di euro, l’Italia ha bisogno di partner importanti per rilanciare la sua immagine e il “Made in Italy”. Hamad Bin Khalifa Al Tahni, emiro del Qatar, arriva in aiuto dell’economia italiana, mettendo sul piatto della bilancia un ingente capitale (si parla di circa due miliardi di euro) per la “IQ Made in Italy Venture”, una joint venture il cui accordo è stato firmato oggi dal FSI (Fondo Strategico Italiano), holding controllata dalla Cdp (Cassa depositi e prestiti) e la Qatar Holding.

I 4 principali vantaggi dell’accordo

La joint venture avrà la possibilità di investire il capitale e consolidare la crescita e il ruolo internazionale di aziende leader del “Made in Italy”, fiore all’occhiello delle esportazioni italiane all’estero:
- alimentare;
- moda;
- lusso;
- arredamento e design;
- turismo (in questo ambito si è parlato del caso specifico della Sardegna, ipotizzando la possibilità dell’investimento di un ulteriore miliardo per il turismo sardo, cercando di prolungarne la durata. Tra gli altri obiettivi: il rilancio della Costa Smeralda e il potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti);
- tempo libero.

La governante paritetica di Italia e Qatar sarà un ottimo modo per unire e combinare conoscenze “complementari”, nonché territorio e crescita, integrando l’ambito locale con quello internazionale e favorendo lo sviluppo grazie a “una potenza di fuoco in termine di capitale disponibile”, come afferma l’amministratore delegato del Fondo, Maurizio Tamagnini.

- Dare un esempio concreto della presenza di specifici settori dell’economia italiana accattivanti e funzionali agli interessi dell’investitore straniero.

Rafforzare “il posizionamento di Cassa depositi e prestiti come investiture di mercato di Lungo termine sui mercati internazionali” e favorire “il perfezionamento di altri accordi di co-investimento sia con il Fondo strategico italiano, sia con altri strumenti del gruppo”, come ha dichiarato il Presidente Franco Bassanini.

I motivi dell’accordo

La politica economica austera condotta da Mario Monti sta dando l’immagine di un’Italia che cura le proprie ferite, risanando le finanze e cercando di divenire competitiva nello scenario internazionale. La capacità di mostrarsi proattiva nell’attrarre capitale estero da utilizzare in investimenti di lungo periodo è importante per sconfiggere lo spettro del debito pubblico e della recessione, sottraendosi al ruolo di secondo ordine a cui è stata relegata.

Il primo Ministro del Qatar ha espresso tutta la sua fiducia nel governo italiano, grazie a delle riforme ad hoc che hanno reso l’Italia “un partner significativo in Europa”.

Da parte sua, Mario Monti si dice soddisfatto e dichiara: “Chi pensasse che le operazioni di acquisizione estere in Italia siano modi per svendere, farebbe un grandissimo errore”. Si tratta piuttosto di un’occasione “per attrarre investimenti stabili di lungo termine. E siamo lieti che l’Italia stia riuscendo ad attrarre questo tipo di investimenti”.

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