Proroga scadenza modello 770/2014 e l’incognita sul risparmio amministrato

Valentina Brazioli

17 Luglio 2014 - 12:16

La richiesta di una proroga per la scadenza del modello 770/2014 è ormai dilagante: dai consulenti del lavoro fino alle banche, tutti sono concordi nel ritenere il termine ultimo del 31 luglio troppo ravvicinato. Ma per quale motivo si sta tentando questa dilazione temporale? La maggiore incognita è quella relativa all’acconto dell’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato. Ecco cosa sta succedendo.

Proroga scadenza modello 770/2014 e l’incognita sul risparmio amministrato

Proroga della scadenza del modello 770/2014: ormai è una richiesta che consulenti del lavoro, commercialisti e banche portano avanti praticamente con un’unica e potente voce, lamentando le difficoltà di far fronte agli necessari adempimenti entro la scadenza naturale, ovvero il prossimo 31 luglio.

Le problematiche relative al risparmio amministrato

Sebbene il 2014 sia probabilmente destinato a rimanere negli annali quale annus horribils per la confusione a livello di imposizione fiscale, la questione segnalata da consulenti del lavoro e banche è ben più specifica. Il trattamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato, infatti, si sta rivelando un vero e proprio rebus, anche a causa delle istruzioni carenti sullo scomputo delle somme già versate dalle imposte relative agli ultimi due mesi del 2013. Come indicare l’acconto nel modello 770? E’ questa la domanda che gli intermediari si pongono, e pongono soprattutto all’Agenzia delle Entrate, avendo dovuto pagare il suddetto acconto lo scorso dicembre, utilizzando il nuovo codice di versamento 1140. Un acconto particolare, quindi, anche perchè scomputabile solo dai versamenti della stessa imposta a decorrere dal primo gennaio dell’anno successivo.

Proroga al 30 settembre: c’è davvero speranza?

La richiesta, quindi, è quella di prorogare la scadenza fino al prossimo 30 settembre, data perfettamente in linea con il termine di deposito di altri modelli dichiarativi. Al momento, però, non sembrano essere emersi pareri ufficiali da parte dell’amministrazione finanziaria, né in senso positivo, né in negativo. Già questo, tuttavia, sembra riuscire a far intravedere la speranza che gli operatori finanziari potranno davvero godere di un ulteriore margine di tempo per portare a termine la compilazione del modello 770/2014. In ogni caso, per eventuali decisioni ufficiali in merito, non resta altro da fare che aspettare.

Argomenti

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it