Prezzo del petrolio: torna la stabilità dopo 15 anni secondo Goldman Sachs

Flavia Provenzani

12 Aprile 2017 - 15:51

Il prezzo del petrolio sta per tornare in un ambiente di forte stabilità e poche variazioni sulla quotazione tipico della fine degli anni ’90, secondo l’ultimo report di Goldman Sachs.

Prezzo del petrolio: torna la stabilità dopo 15 anni secondo Goldman Sachs

Il prezzo del petrolio si conferma in forte rialzo nella settimana dominata dall’incertezza geopolitica sui mercati. La quotazione del greggio ha inaugurato la settimana ai massimi di un mese dopo la notizia dell’attacco missilistico in Siria ad opera degli Stati Uniti, che ha alimentato il ritorno di una Guerra Fredda tra Russia e USA.

In questo contesto, a sostenere il rally del prezzo del petrolio arriva anche il commento di Goldman Sachs, tra i giganti delle banche di investimento internazionali, che mantiene il suo prezzo obiettivo a 50 dollari al petrolio e preannuncia il ritorno di una stabilità nel lungo termine per il prezzo del petrolio.

Al momento il prezzo del petrolio WTI è in rialzo dello 0.28% a 53,55 dollari al barile, mentre il Brent viaggia con un rialzo dello 0.25% a 56,37 dollari al barile.

Prezzo del petrolio: torna la stabilità dopo 15 anni

Nel suo ultimo outlook Goldman ha notato che la fiducia nei prezzi del petrolio nel lungo termine è aumentata grazie ai miglioramenti nella tecnologia di estrazione, e quindi dei costi dell’estrazione dello shale oil. Le variazioni del prezzo del petrolio ora dovrebbero mantenersi nell’ordine del 10-20 per cento.

"L’elevato livello di certezza alla base di risorse per l’approvvigionamento futuro è ciò che alimenta la nostra fiducia",

si legge nell’ultima nota della banca statunitense.

Il prezzo obiettivo per il petrolio WTI a lungo termine di Goldman a $50 al barile rimane leggermente inferiore rispetto alla stima a 5 anni a $54 per barile. Tuttavia, la banca riferisce di avere una view positiva per il futuro - un aspetto che manca da quasi 15 anni sul mercato.

Prezzo del petrolio torna al contesto degli anni ’90

"Crediamo che stiamo tornando in un contesto simile a quello prima del 2003, un periodo caratterizzato da prezzi del petrolio a lungo termine stabili e bassa correlazione tra petrolio e dollaro",

continuiamo a leggere nella nota.

Goldman crede stia tornando il contesto di mercato sul prezzo del petrolio tipico degli anni ‘90 e di inizio millennio, quando i ritorni dal trading sulle materie prime erano generate dai carry - sull’aumento dei prezzi dei contratti futures - e non direttamente dalla variazione diretta dei prezzi.

"L’ultima volta che il mercato ha avuto questo livello di certezza sul prezzo del petrolio a lungo termine è stata prima dell’aumento dei prezzi a lunga scadenza nel 2003, quasi 15 anni fa".

Il commento di Goldman sulla bassa correlazione petrolio-dollaro si riferisce al legame storico tra i due asset. Solitamente, quando il dollaro aumenta di valore, il prezzo del petrolio scende - e viceversa.

Goldman Sachs sta aumentando la sua partecipazione sul settore delle materie prime in generale. Prevede profitti del 5 per cento nei prossimi tre mesi e del 4 per cento su un orizzonte temporale di 12 mesi.
Il calo delle importazioni di petrolio dai paesi dell’OPEC, la domanda crescente dalla Cina per i metalli e le previsioni positive per i dati macroeconomici suggeriscono che la "logica di base rimane intatta" in riferimento al settore delle materie prime.

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