Prezzo del petrolio in forte rialzo, accordo tra Russia e Arabia Saudita. Produzione bloccata ai livelli di gennaio, attesa per novità da Iran e Iraq.
Prezzo del petrolio in forte rialzo martedì sulla notizia di un accordo tra Arabia Saudita, Russia, Venezuela e Qatar a Doha per discutere delle misure per una riduzione dell’offerta che ha spinto il prezzo del petrolio ai minimi di 13 anni.
Il mercato sembra credere al possibile taglio di produzione del petrolio a seguito dell’incontro e all’adozione di una politica coordinata per stabilizzare il mercato del greggio.
Il prezzo del petrolio WTI, il benchmark statunitense, è in rialzo del 5.5% a quota 33.68 dollari al barile, mentre il Brent segna un aumento del 6.23% a 35.47 dollari al barile. A metà mattinata, il prezzo del petrolio perde parte del suo rialzo, ma registra ancora una performance positiva per la giornata.
L’accordo tra Russia e Arabia Saudita è arrivato: la produzione di petrolio rimarrà ferma ai livelli di gennaio.
Tuttavia, l’accordo sul blocco della produzione è condizionato alle posizioni degli altri paesi produttori dell’OPEC e non. Sulla scia di un nuovo accordo che aggiunge ottimismo sul mercato petrolifero, domani il ministro del petrolio venezuelano volerà a Teheran per incontrale le sue controparti iraniane e irachene.
Prezzo del petrolio: i motivi del forte rimbalzo
Il forte rimbalzo del prezzo del petrolio è dovuto all’incontro tenutosi questa mattina in cui due tra i maggiori produttori mondiali di oro nero, l’Arabia Saudita e la Russia, si sono confrontati per discutere del taglio di produzione insieme al Venezuela e al Qatar. Quest’ultimo è a capo della seggio alternato della presidenza dell’OPEC.
Anche se il mercato si aspettava di più, la notizia di un accordo tra Arabia Saudita e Russia sul blocco della produzione di petrolio ai livelli di gennaio rincuora i mercati, segnali di una necessità sempre più forti di modificare gli equilibri precari che continuano a spingere i ribassi del prezzo del petrolio.
La notizia sta spingendo le aspettative per il raggiungimento di un possibile accordo sull’eccesso di produzione anche con gli altri parsi dell’OPEC e un conseguente rialzo del prezzo del petrolio.
Prezzo petrolio: taglio di produzione davvero possibile?
Reuters sottolinea come questo incontro ricordi molto quello del 2001 tra l’OPEC e i Paesi non-OPEC in cui l’Arabia Saudita aveva spinto per un accordo su un taglio di produzione, in cui aveva partecipato anche la Russia.
Tuttavia, Mosca al tempo non seguì correttamente l’impegno preso nel frenare le esportazioni di petrolio.
Secondo le fonti di agenzia, l’accordo sul taglio di produzione è arrivato. Arabia Saudita e Russia sono concordi nel mantenere bloccato il livello di produzione di petrolio all’output registrato a gennaio.
Prezzo del petrolio, rimbalzo: durerà?
Dopo 19 mesi di calo del prezzo del petrolio, gli analisti ritengono che quest’ultimo rimbalzo del prezzo del petrolio possa essere di breve durata, soprattutto perché l’accordo non prevede un taglio considerevole alla produzione ed è subordinato alle decisioni degli altri paesi membri dell’OPEC.
"Le voci circa dei tagli potenziali alla produzione sono molte; se non vedremo una risposta coerente in un mese o giù di lì, gli speculatori inizieranno di nuovo ad aumentare gli short, di nuovo,"
commenta il responsabile della strategia di mercato di IG, Chris Weston, in una nota.
E Phillips Futures ammonisce:
"Se permettono al prezzo del petrolio di salire nell’immediato, i prezzi probabilmente rimarranno più bassi a lungo. Questo perché i produttori di petrolio potrebbero tornare ad esporsi di più, con un conseguente aumento della produzione.”
Leggi anche: Prezzo del petrolio: il minimo non esiste, conta solo la paura
Il forte rialzo del prezzo del petrolio di martedì potrebbe però non riuscire a mascherare le complicazioni del settore petrolifero che da mesi offuscano il mercato.
Saranno certamente da seguire le notizie che arriveranno nei prossimi giorni da Iraq e Iran.
Se anche Teheran mostrerà un qualche segnale di apertura, allora il rialzo del petrolio potrebbe essere di più lunga durata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA