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Prezzo del petrolio: il minimo non esiste, conta solo la paura
lunedì 15 febbraio 2016, di
Il prezzo del petrolio ormai è guidato solo dalla paura.
Non esiste un supporto affidabile a causa dell’aumento continuo delle giacenze di petrolio e la riduzione dello spazio in magazzino, mentre aumenta la forza della resistenza sul prezzo del petrolio, spinta dalla paura per gli effetti di un rialzo della quotazione sulla quota di barili offerti sul mercato.
Prezzo del petrolio: non c’è un minimo, guida la paura
Il prezzo del petrolio è ormai guidato solo ed esclusivamente dalla paura.
Nonostante gli Emirati Arabi siano riusciti a far aumentare il prezzo del petrolio nel 2014 a livelli record, ora la direzione della quotazione è completamente al di fuori del loro controllo.
Ad oggi sono molti i fattori che spingono il ribasso del prezzo del petrolio, tra l’espansione dell’industria dello shale oil negli Stati Uniti, l’aumento delle scorte, il ritorno sul mercato dell’Iran, l’indebolimento dell’economia mondiale e molti altri.
Il risultato è che ora in molti cercano di indovinare la direzione del prezzo del petrolio e quando finalmente il costo dell’oro nero toccherà i minimi, oltre a quando l’OPEC si deciderà a tagliare la produzione per sostenere il rialzo del prezzo del petrolio. Ma questi fattori non hanno più importanza.
Ciò che importa ora quale sarà il prezzo del petrolio futuro.
Il prezzo del petrolio è ora incastrato in un range dettato dalla paura. Sia i minimi che i massimi dell’intervallo della quotazione di petrolio sono basati principalmente su fattori dettati dalla paura, piuttosto che da indicatori tecnici.
Prezzo del petrolio: nessun supporto
Il fattore più grande che genera la paura che influenza il prezzo del petrolio è il totale delle giacenze, ovvero i barili invenduti. Cosa succede al prezzo del petrolio se la produzione eccede le capacità di immagazzinamento?
È questo il fattore che causa l’assenza di un livello di supporto, ovvero di un minimo individuato sul prezzo del petrolio.
Se la produzione di petrolio supera la disponibilità nei magazzini, i produttori potrebbero dover abbassare ancora il prezzo del petrolio per riuscire a liberare dello spazio.
O peggio. Potrebbero dover pagare qualcuno affinché compri i barili.
Questo fattore-paura che tiene basso il prezzo del petrolio continuerà ad agire fino a quando non ci saranno segnali chiari di un aumento della disponibilità in magazzino. Una soluzione a riguardo potrebbe farsi aspettare per anni.
Prezzo del petrolio: la paura influenza la resistenza
Il fattore paura che tappa la capacità rialzista del prezzo del petrolio è ben rappresentato dalla seguente domanda:
- se il prezzo del petrolio sale, quanto altro petrolio verrà immesso nel mercato?
Ovvero, quanti produttori decideranno di mettere sul mercato i propri barili incoraggiati da un buon rialzo del prezzo del petrolio?
La paura è, ad ora, il fattore che regola il prezzo del petrolio e probabilmente lo rimarrà ancora a lungo.
Il prezzo del petrolio potrebbe continuare ad oscillare nel range di 20-40 dollari al barile ancora per molti anni.
Certo, l’avidità del mercato potrebbe portare il prezzo del petrolio a superare il range. Ma la paura è un fattore potente a lungo termine, destinato a limitare i movimenti al rialzo, rendendoli solamente temporanei.
Fonte: Seekingalpha