Porsche introduce la tecnologia Blockchain in auto

Luca Secondino

9 Marzo 2018 - 13:44

Dalle criptovalute alla smart mobility, si estendono gli utilizzi di Blockchain che ora sarà a bordo dei sistemi Porsche.

Porsche introduce la tecnologia Blockchain in auto

Blockchain passa dalle criptovalute all’automotive per migliorare i sistemi sempre più intelligenti e il trattamento dei dati delle automobili. Porsche è la prima casa automobilistica che punta su questa tecnologia per integrarla direttamente a bordo dei propri modelli.

Insieme alla start-up berlinese Xain, specializzata in Blockchain e vincitrice nel 2017 del “Porsche Innovation Contest”, la casa tedesca può testare le applicazioni di questa tecnologia per proteggere i dati che vedremo sulle prossime Porsche.

Porsche e Blockchain per i dati

La tecnologia blockchain è alla base del funzionamento di alcune criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, e ora le sue applicazioni si allargheranno anche al settore della smart mobility.

Il sistema informatico della “catena dei blocchi” è composto da una serie di nodi che memorizzano le operazioni effettuate in un registro comune a tutti i nodi. Questi dati sono protetti da crittografia, e l’accesso al sistema è condiviso tra tutti i partecipanti in base a regole predefinite.

Caratteristiche ideali per scambiare dati tra business partner, soprattutto perché Blockchain è più sicuro rispetto ad altri linguaggi. In quest’ottica, l’automobile diventa uno dei nodi della catena e ogni operazione viene registrata con dati criptati.

Con Xain, Porsche ha testato blockchain su una Panamera, tramite un app con cui autenticare l’utente ed aprire l’automobile in 1,6 secondi, utilizzabile anche da altri “nodi” della catena come agenzie terze di servizi.

Blockchain nella smart mobility

Queste funzioni rientrano nella mobilità intelligente che si sta sviluppando e che nei prossimi anni vedrà le automobili connesse e dialoganti. Blockchain consentirà ad esempio di autorizzare transazioni di ogni tipo con l’automobile, dai pagamenti presso le stazioni di servizio al dialogo con altre infrastrutture come i caselli autostradali.

In questo modo, Porsche documenterà ogni operazione svolta dall’auto, come una scatola nera virtuale che sarà in grado di dialogare soltanto con chi ne ha l’accesso.

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