Polizia di Stato, riorganizzazione di questure e commissariati: ultime novità

Simone Micocci

30 Ottobre 2018 - 13:19

In arrivo diverse novità per la riorganizzazione di questure e commissariati della Polizia di Stato; ecco gli ultimi sviluppi in merito alla riforma.

Polizia di Stato, riorganizzazione di questure e commissariati: ultime novità

Non c’è solamente il prossimo riordino e il rinnovo del contratto tra le novità in arrivo per la Polizia di Stato; dovete sapere, infatti, che è stato attivato un tavolo tecnico con l’obiettivo di riorganizzare questure e commissariati.

Questo tavolo tecnico, presieduto dal Vice Capo della Polizia, nonché Vice Direttore generale della pubblica sicurezza con funzioni vicarie, il prefetto Luigi Savina, al momento è solamente alla seconda riunione ma, come riportato dal sindacato FSP Polizia di Stato, le proposte fatte sono diverse.

L’organizzazione di questure e commissariati della Polizia di Stato, quindi, potrebbe presto cambiare con l’obiettivo di massimizzarne l’efficienza. Vediamo quali sono queste novità basandoci su quanto dichiarato in anteprima dal sindacato FSP Polizia di Stato che ha seguito la seconda riunione.

Riorganizzazione delle questure della Polizia di Stato

Come spiegato dal prefetto Savina, il Dipartimento per le questure al momento ha elaborato una proposta che prevede due diversi modelli organizzativi.

Nel primo, il cosiddetto modello “ordinario” sarà introdotto un “Polo operativo” che include:

  • Anticrimine;
  • Upgsp;
  • Squadra mobile;
  • Digos;
  • Amministrativa;
  • Immigrazione;
  • Commissariati.

D’altra parte ci sarà un secondo modello organizzativo, più complesso dal momento che ai suddetti uffici include anche un “Polo per la gestione delle risorse umane per le attività di supporto”, sul quale ha totale supervisione il Vice Questore vicario. Questo “Polo”, a sua volta, comprende i seguenti uffici:

  • Personale;
  • Tecnico-logistico;
  • Amministrativo-contabile;
  • Gestione automatizzata degli archivi;
  • Sicurezza sul lavoro.

Questi saranno i due modelli organizzativi principali ai quali faranno riferimento le questure dislocate sul territorio; l’unica eccezione sarà rappresentata dalla Questura di Roma perché, come avviene già oggi, questa sarà dotata anche di un autonomo ufficio scorte sganciato dall’ufficio di gabinetto.

Tolte le novità in merito alla modulazione delle dipendenze organizzative, non ci dovrebbero essere cambiamenti per quelle che sono le competenze dei singoli uffici.

Riorganizzazione dei commissariati della Polizia di Stato

Per quanto riguarda i commissariati della Polizia di Stato, invece, le novità proposte sono le seguenti. Nel dettaglio, per i commissariati distaccati, questi dovranno avere un minimo di:

  • 65 operatori del ruolo ordinario se diretti da un primo dirigente o da un vice questore;
  • 47 operatori del ruolo ordinario se diretti da un vice questore o da un vice questore aggiunto.

Per quanto riguarda i commissariati sezionali, invece, il numero degli operatori del ruolo ordinario sarà pari a:

  • 50, nel caso in cui la direzione venisse affidata ad un primo dirigente o ad un vice questore;
  • 30, qualora la direzione venisse affidata ad un vice questore aggiunto o ad un commissario capo.

Questi al momento sono le novità sulle quali l’amministrazione ha fatto chiarezza; ci sono alcuni aspetti, però sui quali i sindacati hanno chiesto maggiori informazioni, come ad esempio in merito alla distribuzione dei ruoli ordinari tra personale che espleta funzioni di polizia e tra chi invece appartiene ai ruoli tecnici.

Da parte del prefetto Savina, comunque, c’è la piena disponibilità nell’approfondire ogni singolo aspetto della riorganizzazione delle questure e dei commissariati della Polizia di Stato, quindi ogni aspetto verrà preso nuovamente in esame nella prossima riunione. A tal proposito vi consigliamo di continuare a seguirci perché vi terremo informati non appena ci saranno altre novità in merito.

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