Plus500: fondatori collocano 15,5 milioni di azioni agli istituzionali per una raccolta privata di circa 100 milioni di sterline.
I fondatori di Plus500, la cui IPO sulla borsa di Londra è una delle operazioni di maggiore successo nell’industria degli intermediari finanziari, hanno annunciato la vendita una grossa fetta delle loro azioni agli investitori istituzionali.
Il Forex broker e CFD ha rilasciato un annuncio ufficiale nella serata di mercoledì tramite il London Stock Exchange, la piazza di Londra dove la società è quotata.
Il totale della vendita delle azioni di Plus500 da parte dei suoi fondatori ammonta a 100,75 milioni di sterline, circa 127 milioni di euro.
I proprietari di Plus500, Alon Gonen (che possiede azioni per conto della Sparts24 Ltd), Gal Haber (Wavesoft Ltd), Elad Ben-Izhak (Smarty Ltd), Omer Elazari e Shlomi Weizmann hanno comunicato di voler scaricare un totale di 15.500.000 di azioni ordinarie del capitale sociale della società Plus500.
Azioni Plus500 in discesa, normale assestamento di mercato
Il prezzo delle azioni di Plus500 è in discesa di circa il 14% nella sessione di giovedì, in calo da 750 a 650 pence.
Il rapido cambiamento della quotazione è strettamente collegato alla notizia per cui i fondatori della società stanno vendendo circa il 13% delle azioni di Plus500.
A proposito i fondatori hanno dichiarato:
"Avevamo previsto il cambiamento nel prezzo delle azioni di Plus500 oggi - è un adeguamento del tutto normale che il mercato fa quando le azioni vengono comprate e vendute sotto il prezzo di chiusura.
La vendita da parte dei fondatori del 13% delle azioni della società avrà un impatto positivo sulla liquidità delle azioni e introduce una serie di nuovi azionisti istituzionali",
ha commentato Elad Even-Chen, CFO di Plus500.
Plus500: proprietari collocano il 13%
La società con sede in Israele ha riferito che la vendita, mediante una procedura di bookbuilding accelerato, rappresenta circa il 13% delle sue azioni e che il broker stesso non ne riceverà alcun ricavo.
I bookbuild accelerati, con cui le banche d’investimento vendono delle azioni rapidamente in uno o due giorni, in genere prevedono uno sconto sul prezzo delle azioni.
Solitamente, in questi casi il titolo viene scambiato con uno sconto rispetto alla quotazione di mercato. Presumendo un valore del 5% più basso rispetto al prezzo di mercato di mercoledì, il totale della vendita di azioni da parte di Plus500 avrebbe ammontare a più di 110 milioni di sterline. Con il ribasso del titolo, l’operazione ha fruttato invece circa 100 milioni di sterline.
Il prezzo per azione nella sessione di mercoledì era di circa 750 pence, appena al di sotto dai massimi record segnati l’anno scorso, prima della la Financial Conduct Authority (FCA) iniziasse il controllo sulla procedura di iscrizione dei clienti del broker, notizia che inizialmente ha portato la società a perdere quasi tre quarti del suo valore.
Una volta chiarite le procedure con l’ente di regolamentazione inglese, Plus 500 è tornato in ottima forma registrando delle trimestrali contro ogni aspettativa.
Attualmente le azioni Plus500 scambiano in calo del 13.93% a 645.50 pence.
Plus500: i proprietari vendono parte delle azioni agli istituzionali
Il collocamento sarà eseguito per mezzo di un bookbuild accelerato rivolto agli investitori istituzionali. I coordinatori dell’operazione e i joint bookrunners sono Joh. Berenberg, Gossler & Co KG e Liberum Capital Limited.
Uno dei maggiori investitori di Plus500 è il Fondo Odey Asset Management, società che si è vivacemente opposta all’acquisizione di Playtech, accordo alla fine non concluso per mancanza di approvazione da parte della FCA e della Banca Centrale d’Irlanda.
Il numero finale delle azioni vendute in questo nuovo collocamento e il prezzo stanno diffusi una volta conclusa la vendita. Plus500 non ha alcun ruolo in questa transazione e non riceverà nessun provento della vendita.
Dopo il collocamento delle quote dei fondatori, questi continueranno a detenere una quota sostanziale del broker, circa il 22 per cento del totale delle azioni di Plus500. Gli stessi, inoltre, hanno accettato di non vendere altre azioni per circa tre mesi.
Stando all’annuncio ufficiale depositato presso la LSE:
"L’intenzione dei fondatori di vendere riflette il loro desiderio di diversificare i propri investimenti."
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