Plagio musicale: quando una canzone si considera copiata

Isabella Policarpio

3 Febbraio 2020 - 13:14

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Quando una canzone può definirsi copiata? Chi e come valuta la somiglianza tra due opere musicali? Qui tutte le informazioni sul plagio musicale, le sanzioni e i criteri per definire se c’è stata davvero la violazione del diritto d’autore.

Plagio musicale: quando una canzone si considera copiata

Cos’è il plagio musicale e come fare a capire se una canzone è stata copiata da un’altra? Quante volte ci è capitato di ascoltare una canzone e pensare che assomigliasse ad un’altra per il ritmo, gli accordi o le parole utilizzate. Le note sul pentagramma sono solo sette e le composizioni non sono infinite: tuttavia serve un perito tecnico specializzato per individuare se si tratta di plagio oppure no.

Per parlare di plagio musicale non basta la semplice somiglianza, ma occorre che almeno uno degli elementi che compongono una canzone (testo, ritmo, armonia, melodia) sia stato illegittimamente trasposto. Se così fosse, trova applicazione la disciplina del diritto d’autore della legge 633/1941. Vediamo come si individua un plagio musicale e quali sono le conseguenze legali.

Plagio musicale, cosa dice la legge

Le canzoni e le composizioni musicali sono tutelate dal nostro ordinamento dal Codice civile (in quanto opere dell’ingegno, ex articolo 2575) e dalla Legge sul diritto d’autore (legge del 22 aprile 1941 numero 633).

Rientrano sotto la copertura della legge sul diritto d’autore canzoni, opere liriche e opere drammatiche, con e senza testo. Basta che abbiano il requisito dell’originalità e della creatività e che non siano eccessivamente banali o semplici (come le filastrocche ad esempio).

Il plagio musicale può riguardare ogni elemento che compone la canzone; oltre che al testo, ove presente, è possibile copiare anche:

  • la melodia;
  • il ritmo;
  • l’armonia, ovvero la combinazione degli accordi.

    Le sanzioni per la violazione del diritto d’autore sono molto pesanti: nei casi più gravi ed eclatanti si può arrivare fino a 15.000 euro di multa e alla reclusione fino a 6 mesi, soprattutto quando il plagio si accompagna alla contraffazione.

Quante note si possono copiare senza incorrere nel plagio musicale?

Individuare un plagio musicale è più difficile di quanto possa sembrare. Determinare delle regole precise e matematiche sarebbe troppo restrittivo, infatti per valutare l’originalità di una canzone, come di ogni altra opera creativa, serve un giudizio complessivo.

La giurisprudenza quindi non ha ancora stabilito, e né ha intenzione di farlo, un preciso numero di note uguali che fa scattare il reato di plagio. Ogni testo musicale deve essere ascoltato e poi valutato in base al contesto musicale, al testo globale, al ritornello, alla melodia e individuare se le similitudini presenti sono delle citazioni oppure degli elementi copiati.

Chi e come verifica se una canzone è copiata?

A questo punto è facile che ci chieda a chi spetti il difficile compito di valutare se una canzone è stata copiata oppure se contiene delle semplici somiglianze che non sono rilevanti sul piano penale-sanzionatorio. Di certo il giudice in qualità di esperto di diritto non ha le competenze per stabilire se vi è plagio, quindi sarà necessario avvalersi di uno o più consulenti tecnici, in base alla complessità del caso. Il consulente in questione avrà le conoscenze musicali e culturali necessarie per individuare le ipotesi di plagio.

In alcuni casi è sufficiente l’ascolto comparativo tra più canzoni, in altri invece serve un’analisi più approfondita. Molto dipende dalla tipologia di brano sotto accusa: se un’opera lirica, di musica pop, esclusivamente strumentale e così via.

Plagio musicale e contraffazione: le differenze

È importante distinguere il plagio musicale dalla contraffazione, quest’ultima consiste nello sfruttamento economico di un’opera altrui senza che l’autore ne abbia dato il consenso. Tipo esempio di contraffazione musicale è la vendita di cd non originali e ogni altra forma di pirateria originale. Il plagio di una canzone, invece, si ha quando un altro cantante si appropria del testo o della melodia e ne rivendica la paternità.

I plagi musicali più famosi

Il plagio musicale c’è ancora e c’è sempre stato. In Italia come all’estero i casi di canzoni copiate sono tantissimi, molti dei quali hanno dato luogo a vere e proprie battaglie legali. Tra i più noti plagi musicali della musica italiana ricordiamo:

  • Un posto come te dei Pooh (1985) che ricorda moltissimo I want to know what love is dei Foreigner, canzone del 1984;
  • La canzone del capitano di Dj francesco (2004) molti simile ad El capitan degli Opm (2000);
  • Time lover di Gianna Nannini (1988) con la celebre Dancing with myself di Billy Idol (1982).

Anche sul piano internazionale sono tanti i brani accusati di plagio, a titolo esemplificativo citiamo:

  • Surfin’ U.S.A. dei Beach Boys (1963) e Sweet Little Sixteen di Chuck Berry (1958);
  • Whole Lotta Love dei Led Zeppelin (1969) e You Need Love di Muddy Waters (scritta da Willie Dixon nel 1962);
  • My Sweet Lord, di George Harrison (1970) contro He’s So Fine delle Chiffons (scritta da Ronnie Mack, 1962).

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