Petrolio: dove andranno le quotazioni nel medio termine?

Alessio Trappolini

13/05/2019

13/05/2019 - 12:50

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Le previsioni sull’andamento delle quotazioni del petrolio nel secondo trimestre dell’anno dipendono molto da come evolverà lo scenario economico globale

Petrolio: dove andranno le quotazioni nel medio termine?

Il prezzo del petrolio riuscirà a mantenersi nel range fra 60 e 70 dollari al barile nel 2019?

Le quotazioni di Brent e WTI stanno vivendo una fase di assestamento dopo il brillante inizio di anno che le ha proiettate sui massimi da ottobre 2018.

Le previsioni sull’andamento delle quotazioni del petrolio nel secondo trimestre dell’anno dipendono molto da come evolverà lo scenario economico globale: una maggiore decelerazione della crescita sarà un rischio per l’oro nero, così come l’andamento del Dollaro americano rappresenterà un importante driver per le quotazioni del barile.

Previsioni petrolio: fase laterale nel medio termine

«Le preoccupazioni sulla forza della crescita economica in Cina e l’aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti hanno recentemente esercitato una certa pressione sul barile», sostiene Pierre Melki, Equity Analyst Advisory Services per Union Bancaire Privée (UBP).

Osservando l’equazione domanda/offerta, è possibile notare che lato offerta la produzione statunitense, pur avendo toccato un massimo storico di circa 12 milioni di barili, sta perdendo velocità, con una diminuzione sia delle scorte petrolifere sia del numero di piattaforme petrolifere, un indicatore chiave, quest’ultimo, per la produzione futura.

«Il rally di inizio anno è arrivato quando gli investitori hanno visto l’efficacia dell’OPEC per mantenere la sua promessa di diminuire la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno rispetto ai dati registrati a ottobre. I numeri dell’offerta OPEC secondo Bloomberg hanno mostrato un calo della produzione di circa 3 milioni di barili al giorno tra dicembre e inizio maggio», spiega Melki di UBP.

Dal lato della domanda, il mercato è preoccupato per il calo della domanda globale e in particolare di quella cinese. Tuttavia, guardando alle reazioni sui prezzi, gli investitori si concentrano maggiormente sulla possibilità che sia l’offerta a restringersi.

Per questo le previsioni di Pierre Melki di UBP sono per una prosecuzione laterale delle quotazioni del petrolio:

I prezzi potrebbero continuare a oscillare tra i 60 e i 70 dollari nel medio termine, mentre il Venezuela continua a peggiorare e i dati petroliferi statunitensi continuano a esercitare una pressione al rialzo sui prezzi. Un rischio per questo scenario sarà una maggiore decelerazione della crescita globale.

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