Permesso di soggiorno: la tassa non si deve più pagare. La sentenza del Tar del Lazio

Chiara Ridolfi

27 Giugno 2016 - 16:58

condividi

La tassa per richiedere il permesso di soggiorno non è più necessaria, dal momento che il Tar del Lazio ha abolito il contributo da quasi un mese. Il problema è però che manca la comunicazione ufficiale.

Permesso di soggiorno: la tassa non si deve più pagare. La sentenza del Tar del Lazio

Per richiedere il permesso di soggiorno non serve più pagare alcuna tassa. Il Tar del Lazio ha infatti stabilito che coloro che richiedono il permesso di soggiorno non devono pagare tasse su questo documento. Rendendo il permesso di soggiorno (quasi del tutto) gratuito si spera di incentivare gli stranieri a vivere regolarmente in Italia.

Il problema al momento è però che le questure non sono al corrente di questa nuova procedura e continuano a chiedere l’imposta per rilasciare il documento. Gli sportelli dei Comuni non hanno infatti ricevuto alcun tipo di notifica da parte del Governo e per questo devono continuare a far pagare la tassa a chi richiede il permesso di soggiorno.

La tassa è stata giudicata dal Tar del Lazio come sproporzionata e per questo è stata per il momento abolita. Nel prossimo futuro verranno probabilmente valutate delle nuove manovre per riuscire a far pagare la richiesta del documento, ma comunque non arriveranno mai ai prezzi che erano stabiliti in precedenza. Prima della sentenza del Tar del Lazio si potevano infatti pagare dagli 80 fino ai 200 euro per richiedere il permesso di soggiorno.

Cosa si deve fare per non pagare la tassa sul permesso di soggiorno? In che modo evitare di pagare una tassa che non è più dovuta? Questi sono i problemi che al momento hanno i richiedenti, dal momento che gli uffici non hanno ricevuto comunicazione dell’abolizione e continuano quindi a chiedere il pagamento della tassa. Vediamo qual è la situazione attuale e se è possibile tutelarsi.

Permesso di soggiorno: stop alla tassa, ma senza avvertire gli uffici

Negli uffici dei comuni e nelle questure è il caos: la tassa per la richiesta del permesso di soggiorno non deve essere più pagata. Ciò che crea scompiglio non è l’abolizione della tassa di per se stessa, ma la mancanza di una comunicazione ufficiale da parte del Ministero dell’Interno. Non arriva infatti un comunicato nel quale vengano riportate le nuove disposizioni che ha stabilito il Tar del Lazio.

L’Anci ha confermato che la spesa per il permesso di soggiorno non si deve pagare più, ma al momento non tutte le regioni stanno applicando la norma. Il problema infatti è che con la mancanza di una circolare specifica il contributo va comunque richiesto, in modo da non incorrere in un danno erariale. La mancanza di direttive centralizzate porta quindi ad uno squilibrio nelle regioni che applicano o non applicano l’abolizione.

I problemi ovviamente ricadono sui cittadini stranieri che continuano nella maggior parte dei casi a vedersi richiedere la tassa sul permesso di soggiorno e ovviamente a doverla pagare per vedersi rilasciato il documento. La sentenza del Tar risale però a più di un mese fa e sembra incredibile che la comunicazione ufficiale ancora non sia ancora avvenuta.

La tassa sembra che si trovi in un momento di transizione e che debba essere ricalcolata in un secondo momento. Dato che in questo periodo però è stata annullata e non ancora ricalcolata non si deve pagare. Il Ministero sembra però che stia ritardando l’emanazione della documentazione ufficiale in modo che la tassa si continui a pagare.

Permesso di soggiorno: quali sono le tasse da pagare?

Ad esser stata abolita è la tassa che prevedeva l’obbligo di pagare tra gli 80 e i 200 euro per l’emissione del documento. Grazie a questa decisione storica del Tar si abolisce il decreto ministeriale del 6 ottobre 2011, firmato dai ministri Roberto Maroni e Giulio Tremonti, che imponevano l’introduzione della tassa.

Ad oggi con la decisione del Tar del Lazio si dovranno ancora sostenere delle spese per richiedere questo documento,ma sono di gran lunga più contenute. Per richiedere il permesso di soggiorno è necessario pagare:

  • 16 euro per la marca da bollo;
  • 30 euro per la stampa del documento elettronico;
  • 30 euro per il servizio offerto da Poste Italiane.

I costi come si può vedere sono di gran lunga inferiori a prima e vanno a coprire le spese vive e i costi del materiale necessario per l’emissione della documentazione.
Per avere un quadro completo sulla documentazione necessaria, i costi che si devono sostenere e le modalità di rilascio del documento vi invitiamo a leggere anche:

Iscriviti a Money.it