Perché in Italia le aziende investono poco in formazione professionale e in corsi di aggiornamento?

Barbara Lorenzo

2 Maggio 2014 - 13:30

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In Italia le aziende investono poco in formazione professionale. Le attivita’ di formazione e di aggiornamento hanno l’obiettivo di formare i giovani e gli adulti che intendono entrare o reinserirsi nel mondo del lavoro ed elevare il livello culturale e professionale.

Perché in Italia le aziende investono poco in formazione professionale e in corsi di aggiornamento?

Perche’ nel nostro Paese le aziende investono poco in formazione professionale e in corsi di aggiornamento?

Da anni nel nostro Paese non si riconosce la formazione professionale come prioritaria, e soprattutto un importante valore aggiunto per dipendenti e aziende.
Negli ultimi anni sono stati stanziati molti milioni di euro a sostegno di programmi di formazione, ma programmi generali, generici, che non sono stati adeguatamente seguiti, senza docenti specializzati, e nessuno di questi ha portato a dei risultati veramente concreti.

In Italia secondo gli ultimi dati Istat solo il 25% delle imprese sostiene corsi di formazione nella propria azienda, e questi di solito riguardano nella quasi totalità i giovani e i neo-assunti, mentre la percentuale diminuisce notevolmente per i corsi di formazione e di aggiornamento che riguardano i lavoratori over 40/50 e i part-time; a fronte del 60% della media europea, con delle punte dell’80%, in Germania e in Danimarca, per i Paesi Europei erogare formazione sarà il futuro, oltre a rappresentare gia’ il presente. E’ necessario per questo che l’Italia si adegui per non trovarsi inadeguata nel mercato europeo.

La Formazione , rappresenta un grande costo per un azienda. Costi per la sede dove tenere i corsi, per i docenti e per i partecipanti, lavoratori che lasciano la loro postazione di lavoro per seguire il corso che spesso non coincide con il posto di lavoro, per cui costi di trasferta e di soggiorno, ma la formazione comunque rappresenta una grossa opportunita’ di aggiornamento e di confronto per tutto il personale interessato.

Certo parlare oggi di formazione, in cui il nostro paese è investito da una grave crisi economica che ha costretto molte aziende a mettere in Cassa Integrazione o a licenziare i propri dipendenti puo’ apparire un’assurdita’, ma non è cosi’, la formazione, l’aggiornamento, che deve essere costante, puo’ rappresentare un’arma vincente per fronteggiare la crisi, personale preparato, e all’avanguardia rende un’azienda concorrenziale e competitiva sul mercato, consentendo nuove figure professionali.

Organizzare corsi di lingua inglese, conoscere i piu’ aggiornati sistemi operativi, conoscere internet e le sue potenzialità in termini di comunicabilità, rende anche i dipendenti, non più giovani ad essere aggiornati a poter ricoprire posizioni nuove, ad essere più motivati e più competitivi.

La scarsa propensione all’aggiornamento e alla formazione professionale è un grosso limite della classe dirigente italiana, la carenza di formazione è impressionante a tutti i livelli: impiegati, quadri e dirigenti.

Perché in Italia la formazione funziona poco :

1. Il tasso di scolarizzazione, è ancora al di sotto della media degli altri paesi europei;
2. Per la mentalità italiana la formazione è un momento di non lavoro, di svago, di vacanza e non un occasione per migliorare le proprie capacità professionali;
3. La poca convinzione del management di investire capitali per una buona e soddisfacente formazione professionale.

Un esempio: il modello francese
La Francia è diventata leader nella formazione della classe dirigente, superando dopo anni gli Stati Uniti, leader nel settore.
La strategia francese in termini di formazione è molto forte, è fatta di dipartimenti che si occupano esclusivamente di relazioni con le imprese all’interno delle scuole, e in Francia le aziende che investono in formazione hanno una deduzione fiscale di circa del 60%.

Negli ultimi anni sono stati introdotti, in molte aziende le formazioni on-line, che potrebbero abbattere molte spese sostenute dalle aziende, ma per essere efficaci questi corsi devono avere determinati requisiti fondamentali:
- devono esserci delle aule preposte a tale formazione
- i fruitori di un corso on-line devono avere una certa dimestichezza con internet
- un approccio positivo di auto-apprendimento,
se ci sono tutti questi requisiti allora un corso on-line può essere efficace, anche se non si può eliminare del tutto la formazione in aula, un occasione di confronto tra i partecipanti stessi e tra loro e i docenti.

Le innumerevoli ricerche sul rapporto tra investimenti, produttività e formazione, hanno dimostrato al di là di qualsiasi dubbio, che le imprese che investono in formazione raggiungono risultati migliori di quelle che non la fanno, per un’azienda è fondamentale oggi investire nella crescita professionale dei suoi dipendenti, ciò equivale a far crescere e maturare l’azienda stessa, e creando la possibilità di migliorare, comprendere, e implementare nuove tecnologie, per offrire ai clienti prodotti nuovi, più innovativi, nuovi servizi o rendere più efficenti e più competitivi quelli già esistenti.

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