Nel Def il Governo mostra una cauta apertura alla flessibilità. Si continua invece a discutere su un possibile taglio sulla reversibilità. Ecco tutte le ultime notizie in materia di pensioni.
Si continua a parlare di riforma delle pensioni dopo l’approvazione del Documento di Economia e Finanza (Def) approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri.
Il Governo, seppur con cautela, ha lasciato aperta la possibilità di un intervento per garantire una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro come si può leggere nello stesso documento:
"C’è la possibilità di valutare la fattibilità di interventi volti a favorire una maggiore flessibilità nelle scelte individuali, salvaguardando la sostenibilità finanziaria".
Tuttavia l’approvazione del Def ha riaperto le polemiche che riguardano i presunti tagli sulla pensione di reversibilità: uno stralcio del documento, secondo molti, farebbe presagire un intervento sulla reversibilità.
Pensioni: l’apertura di Renzi sulla pensione anticipata
Seppur con molta cautela, nel Def traspare tra le righe l’intenzione del Governo a porre in essere interventi che consentano la pensione anticipata.
A pagina 81, infatti, si legge che l’esecutivo
"valuterà, nell’ambito delle politiche previdenziali, la fattibilità di interventi volti a favorire una maggiore flessibilità nelle scelte individuali, salvaguardando la sostenibilità finanziaria e il corretto equilibrio nei rapporti tra generazioni, peraltro già garantiti dagli interventi di riforma che si sono susseguiti dal 1995 ad oggi".
Soddisfatto a tal proposito si è detto Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, che da mesi sostiene la battaglia per una riforma delle pensioni che modifichi quanto disposto dalla Legge Fornero.
"Riteniamo che questa scelta sia anche il frutto della nostra battaglia condotta in Commissione lavoro per anticipare l’uscita volontaria dall’attività fino ad un massimo di 4 anni"
ha commentato Damiano.
Pensioni: possibili tagli sulla pensione di reversibilità?
L’approvazione del Def ha però riaperto la polemica sulla pensione di reversibilità e, in particolar modo, sui possibili tagli della stessa.
Nel Def si parla infatti di "razionalizzazione degli strumenti e dei trattamenti esistenti” al fine di reperire le risorse per finanziare il Fondo per la lotta alla Povertà creato nella Legge di Stabilità 2016.
Il Ministro del Lavoro Poletti era già intervenuto sull’argomento, assicurando che non esistono nelle intenzioni del Governo interventi che prevedono il taglio delle pensioni di reversibilità.
Damiano, vista la poca chiarezza del testo, ha così commentato:
«Sappiamo che la redazione del Documento di Economia e Finanza predisposto dal Governo subisce continue variazioni, e quindi aspettiamo di vedere il testo finale.»
E se può ritenersi positiva l’apertura al tema della flessibilità, risulta
«negativo, invece, per quanto riguarda la parte del provvedimento sulla povertà, il permanere di un riferimento alla razionalizzazione degli interventi anche di natura previdenziale. Noi cancelleremo, con un emendamento, il testo della Delega sulla povertà che allude ad un intervento sulle pensioni di reversibilità e lo faremo, a questo punto, anche per il DEF. Poiché il governo ha dichiarato, a partire dal premier Renzi, di non avere alcuna intenzione di toccare la reversibilità, dovrebbe essere più attento e conseguente quando redige i testi dei provvedimenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA