Pensioni precoci, ultime novità: riforma approvata, ecco la Quota 41

Stefania Manservigi

9 Dicembre 2016 - 16:30

La riforma delle pensioni è stato approvata: ecco la Quota 41 in arrivo dal 2017 per i lavoratori precoci.

Pensioni precoci, ultime novità: riforma approvata, ecco la Quota 41

La riforma delle pensioni è stata approvata grazie al via libera definitivo del Senato alla Legge di Stabilità 2017.
Tra le misure contenute nella riforma delle pensioni, oltre all’ottava salvaguardia degli esodati, alla proroga di Opzione donna e a quanto disposto in materia di quattordicesime, c’è anche la Quota 41 per i lavoratori precoci.
Il veloce passaggio della Legge di Stabilità in Senato, a causa delle dimissioni del premier Matteo Renzi, non ha consentito l’inserimento di correttivi a quanto disposto per i lavoratori precoci.
La Quota 41 approvata in Senato, dunque, è la stessa misura votata alla Camera e fortemente criticata dai lavoratori precoci: in base a quanto previsto nella riforma delle pensioni, infatti, i precoci che potranno andare in pensione anticipata senza penalizzazioni al raggiungimento dei 41 anni di età sono una platea ristretta e ben delimitata.

Pensioni precoci: requisiti richiesti per Quota 41
Per poter andare in pensione anticipata con la Quota 41, la riforma delle pensioni chiede ai lavoratori precoci di essere in possesso di specifici requisiti.
Innanzitutto per essere ricompresi all’interno della categoria dei precoci, è necessario avere almeno 12 mesi di contribuzione effettiva prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Se si rientra quindi nel novero dei lavoratori precoci, per poter usufruire e rientrare nella quota 41 occorre dimostrare di trovarsi in una delle seguenti situazioni:

  • essere in stato di disoccupazione a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito di una conciliazione ed essere privi di ammortizzatori sociali;
  • assistere da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado con disabilità grave;
  • avere subito una riduzione della propria capacità lavorativa almeno del 74%;
  • essere impiegati in uno dei lavori gravosi indicati nel Dlgs 67 del 2011.

Pensioni precoci: ulteriori limiti alla Quota 41
Per poter accedere alla Quota 41, quindi, la riforma delle pensioni chiede, oltre al requisito contributivo, che gli interessati rientrino nella definizione di lavoratori precoci e si trovino in una delle situazioni sopra delineate.
Tutti coloro che sono in possesso dei requisiti e desiderano fare domanda per usufruire della Quota 41, devono però tenere conto di un’ulteriore limitazione: l’accoglimento delle domande sarà legato al numero di risorse stanziate anno per anno. Ragionando in cifre, si tratta di 360 milioni per il 2017, 550 milioni per il 2018 e di 570 milioni per il 2019. Una volta raggiunto il limite, le domande verranno congelate e l’interessato sarà inserito in una graduatoria per l’anno successivo.

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