Pensioni precoci, ultime novità: lavoratori in piazza per la Quota 41

Stefania Manservigi

10 Ottobre 2016 - 16:10

Non si placa la protesta dei lavoratori precoci che vorrebbero un’estensione della Quota 41. Annunciata una mobilitazione per il 18 ottobre.

Pensioni precoci, ultime novità: lavoratori in piazza per la Quota 41

La riforma delle pensioni è ormai in dirittura d’arrivo ma la questione dei lavoratori precoci resta sempre al centro del dibattito.
A pochi giorni dalla presentazione della Legge di Stabilità 2017, che dovrebbe contenere anche le misure che il Governo ha deciso di inserire nella riforma del settore previdenziale, i lavoratori precoci hanno deciso di indire una manifestazione di protesta per il prossimo 18 ottobre in piazza Montecitorio, per chiedere al Governo che la Quota 41 venga estesa a tutti.
I precoci, infatti, non hanno apprezzato la decisione dell’esecutivo di garantire la Quota 41 ai soli lavoratori precoci che si trovino in una situazione di difficoltà, escludendo di fatto molti lavoratori che hanno diversi anni di contributi versati alle spalle pur non raggiungendo il requisito anagrafico richiesto per andare in pensione.
Ricordiamo infatti che i lavoratori precoci sono tra le categorie di lavoratori rimaste maggiormente penalizzate dall’entrata in vigore della legge Fornero che aveva previsto l’innalzamento dell’età anagrafica per andare in pensione. I lavoratori precoci sono infatti quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare in giovane età, maturando molti anni di contribuzione. L’approvazione della Quota 41 senza limiti di estensione avrebbe consentito a tutti coloro che hanno 41 anni di contributi versati di andare in pensione anticipata indipendentemente dall’età anagrafica e senza penalizzazioni.

Pensioni precoci: Quota 41 per pochi e niente Ape
I lavoratori precoci sono rimasti delusi dalle misure approvate dal Governo che li riguardano.
In base all’accordo trovato tra l’esecutivo e i sindacati, infatti, la Quota 41, ossia la possibilità di accedere alla pensione anticipata a prescindere dall’età anagrafica, è stata prevista solo per quei soggetti che hanno lavorato prima dei 19 anni (dunque tra il 14° ed il 18° anno compreso), per almeno di 12 mesi in modo effettivo, anche non continuativi e che si trovino in una situazione di difficoltà. Potranno usufruire della Quota 41 quindi solo i lavoratori precoci che siano disoccupati e senza redditi, che versino in condizione di salute che determinano una disabilità o che risultino occupati in attività particolarmente gravose, attività che dovranno essere individuate in un ulteriore round di confronto tra governo e parti sindacali.
Oltre al danno la beffa: infatti, oltre all’approvazione di una Quota 41 destinata a pochi, il Governo ha anche escluso i precoci dalla possibilità di usufruire dell’Ape. L’Ape è una forma di anticipo pensionistico basato sulla formula del prestito bancario, ed è riservato a coloro che hanno compiuto di 63 anni di età.

Pensioni precoci: indetta manifestazione per il 18 ottobre
I lavoratori precoci però non ci stanno, e hanno indetto una manifestazione di protesta che si terrà il prossimo 18 ottobre in piazza Montecitorio. I precoci, che da mesi sono attivi per difendere i proprio diritti, hanno deciso di scendere nuovamente in piazza per fare sentire le proprie ragioni e chiedere l’estensione della Quota 41 senza limiti.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it