Pensioni precoci, ultime novità: obiettivo 50mila firme per la Quota 41. Cosa succederà?

Stefania Manservigi

27 Maggio 2016 - 17:19

Le ultime novità sulle pensioni dei precoci evidenziano una situazione di stallo. Continua la battaglia dei lavoratori precoci, Damiano chiede 50mila firme.

Pensioni precoci, ultime novità: obiettivo 50mila firme per la Quota 41. Cosa succederà?

La situazione dei lavoratori precoci, per quanto riguarda le pensioni, non presenta novità.
Le ultime notizie che riguardano le pensioni dei precoci, infatti, evidenziano una situazione di stallo.
L’ostacolo maggiore nella battaglia per l’approvazione della Quota 41 condotta da quella categoria di lavoratori che ha iniziato a lavorare in giovane età e che, pur non avendo maturato i requisiti anagrafici per andare in pensione, ha alle spalle molti anni di contributi versati sarebbe rappresentata dall’immobilismo del Governo Renzi che, per il momento, non sembra aver preso in mano ufficialmente la questione dei precoci.
Di seguito tutte le novità sulle pensioni dei precoci.

Pensioni precoci: la rabbia dei lavoratori, la soddisfazione di Poletti
La situazione dei lavoratori precoci e della Quota 41 appare ferma mentre sul piano previdenziale si registra la soddisfazione del Governo e del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti per l’avvio delle trattative con i sindacati sulla prossima riforma delle pensioni.
Il Governo, infatti, si è detto aperto alla possibilità di soluzioni sostenibili per la flessibilità e la pensione anticipata, non prendendo però per il momento alcuna posizione sulla quota 41.
E se Giuliano Poletti, con riferimento all’incontro con le parti sociali, ha parlato di "momento storico", i lavoratori precoci non hanno apprezzato a causa dell’eterno tira e molla che vede protagonista la Quota 41.
Le trattative tra Governo e sindacati, favorevoli alla quota 41, sono tuttavia agli inizi e i tempi si prospettano lunghi. La speranza è quindi quella che finalmente si arrivi all’approvazione della Quota 41 che consentirebbe la messa a riposo dei lavoratori precoci senza penalizzazioni.

Pensioni precoci: continua la mobilitazione per la Quota 41
I lavoratori precoci non hanno tuttavia intenzione di rimanere con le mani in mano in attesa dell’approvazione della Quota 41 e continuano, quindi, la loro opera di mobilitazione.
Una delle armi migliori per poter fare pressione al Governo è quella rappresentata dalla petizione lanciata da Cesare Damiano, il presidente della Commissione Bilancio della Camera, che al momento ha raggiunto quota 30mila firme.
Proprio Cesare Damiano che, in un incontro avvenuto ieri a Montecitorio, ha informato i precoci sull’apertura del Governo per quanto concerne la revisione del sistema pensionistico, ha sottolineato che per facilitare l’approvazione della Quota 41 sarebbe opportuno portare sul tavolo del premier Renzi 50mila firme a favore della petizione.
Potrebbe quindi essere la presentazione delle 50mila firme il giro di boa che i precoci attendono da tempo nel lungo percorso di approvazione della Quota 41.

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