La Cgil fa il punto della situazione sulla riforma delle pensioni: dalla pensione di garanzia per i giovani al riconoscimento dei lavori di cura, tanti i punti disattesi dal Governo.
Nonostante le news sulle pensioni siano poche, considerata la recente approvazione della Legge di Bilancio 2018 con gli ultimi correttivi sulle misure previdenziali, la Cgil non si ferma, e continua a tenere alta l’attenzione su quelli che dovevano essere i punti della fase due della riforma.
In una nota resa pubblica nei giorni scorsi, il sindacato di Corso d’Italia ha fatto il punto sulle recenti misure adottate dal Governo Gentiloni, sottolineando come le promesse concordate durante il confronto avvenuto a fine settembre del 2016 siano state disattese dall’esecutivo.
Nel rapporto, elaborato da Ezio Cigna, si legge: "
Gli impegni assunti dall’esecutivo con la sottoscrizione del verbale di sintesi avrebbero dovuto far rientrare nella proposta prima e nella legge di Bilancio poi misure e interventi su alcuni temi per noi centrali, come giovani, donne, lavoro di cura e la revisione totale del meccanismo di adeguamento del requisito pensionistico legato all’attesa di vita. Le proposte del governo legate alla previdenza risultano invece del tutto insoddisfacenti, in linea con le risorse che hanno deciso di investire su questo tema, addirittura di molto inferiori rispetto a quelle risparmiate per il mancato utilizzo di Ape sociale e precoci nel 2017".
Pensioni news: giovani, donne e flessibilità, le promesse non mantenute
La Cgil, che proprio a causa del mancato rispetto delle promesse inizialmente fatte dal Governo è stato l’unico partito a non firmare l’intesa sui correttivi che hanno trovato poi spazio all’interno della Legge di Bilancio, ha ricordato quali sono i temi che avrebbero dovuto rientrare all’interno della fase due:
- pensione di garanzia nel contributivo e per i giovani;
- adeguamento del requisito pensionistico all’attesa di vita;
- valorizzazione del lavoro di cura e delle donne;
- flessibilità in uscita;
- rilancio della previdenza complementare;
- separazione tra assistenza e previdenza, rivalutazione delle pensioni.
Il fatto che l’esecutivo non abbia poi tradotto nei fatti quanto promesso inizialmente, ha spinto la Cgil a proseguire la vertenza sulle pensioni.
Pensioni news: aumento età pensionabile, provvedimento insufficiente
La Cgil ha infine criticato anche la misura adottata dal Governo per far fronte all’aumento dell’età pensionabile previsto per il 2019, aumento calendarizzatp
con la Legge Fornero e criticato su più fronti sia dall’opinione pubblica sia da alcune forze politiche.
L’esecutivo, a tal proposito, ha previsto nella Legge di Bilancio 2018 l’esonero dall’aumento dell’età pensionabile per 15 categorie di lavoratori che svolgono attività gravose: l’esonero, però, così come pensato serve solo a rimandare il problema, valendo esclusivamente per lo scatto dei 5 mesi previsto per il 2019.
Inoltre la Cgil sottolinea come secondo i calcoli non saranno più di 8 mila l’anno le persone interessate.
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