Pensioni: l’Italia finisce sotto i riflettori dell’UE dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla riforma Fornero

Roberto Golino

6 Maggio 2015 - 15:43

Il risarcimento per i pensionati imposto della Corte Costituzionale desta l’attenzione dell’Unione Europea, preoccupata che l’Italia non rispetti il Patto di Stabilità.

Pensioni: l’Italia finisce sotto i riflettori dell’UE dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla riforma Fornero

Giorni frenetici per la Commissione Europea.
Alle prese con l’annosa questione greca - oggi il ministro delle Finanze ellenico Varoufakis incontra il suo collega italiano Padoan a Roma - e con l’avvicinarsi del prossimo Eurogruppo, previsto l’11 maggio, l’UE torna a preoccuparsi dell’Italia.

In particolare, a destare preoccupazione è il debito pubblico
Dopo mesi in cui sembrava aver stabilizzato il proprio deficit, infatti, il governo italiano si è trovato di fronte alla ’grana’ della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale

La dichiarazione di illegittimità dell’articolo 24 della legge Fornero - quello relativo al blocco delle perequazioni per gli anni 2012 e 2013 - ha rovinato i piani del duo Renzi-Padoan, chiamati a trovare i fondi necessari per risarcire gli aventi diritto. 

Tale situazione non è certo sfuggita alla Commissione Europea, che pur annunciando di non voler intervenire negli affari interni del nostro Paese, ha auspicato il rispetto del Patto di Stabilità da parte dell’Italia. 

Un vero fulmine a ciel sereno per il presidente del Consiglio: solo ieri, un velo di ottimismo aveva accolto le ’previsioni di primavera’ rese pubbliche dall’UE

Pur se in maniera ridotta rispetto al trend degli altri Paesi appartenenti all’Eurozona, i dati relativi alla crescita dell’economia italiana avevano fatto bene sperare sulla possibilità di aver superato la fase più nera della crisi.

Anche i numeri relativi al debito marciavano in questa direzione; con il dato destinato ad abbassarsi ulteriormente nel 2016.In realtà, la questione pensioni rimette in discussione proprio questo aspetto, rischiando di alterare le previsioni dell’UE.

Le conseguenze della sentenza sulla legge Fornero non sembrano tuttavia preoccupare Pier Carlo Padoan: il ministro dell’Economia e delle Finanze ha dichiarato che il governo è a lavoro per trovare la giusta soluzione al problema, escludendo di fatto una nuova manovra, ma allo stesso tempo intenzionato a ridurre il più possibile le uscite dalle casse dello Stato.

 Decisamente più inquieto il pensiero del leader di Scelta Civica e sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, il quale mostra scetticismo sul rispetto totale della sentenza della Corte Costituzionale:

"Escludo che sia possibile restituire a tutti l’indicizzazione delle pensioni, per quelle più alte sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce più basse."

Di fatto, resta ancora da capire l’ammontare dei risarcimenti da restituire: uno studio recente condotto dal NENS parla addirittura di 16,6 miliardi di euro, ma più realisticamente la cifra si aggirerebbe tra gli 8 e i 9 miliardi di euro.

L’UE resta dunque alla finestra, comunicando all’Italia di attendere la decisione del governo su come attuare la sentenza della Consulta, valutandone eventualmente l’impatto sui conti.

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