Sono positive le ultime novità che riguardano gli esodati. L’Inps ha infatti sbloccato il pagamento degli assegni di sostegno al reddito. Ecco i possibili errori.
Sono finalmente positive le ultime notizie che riguardano gli esodati e il pagamento delle loro pensioni.
L’Inps ha infatti sbloccato il pagamento degli assegni di sostegno al reddito 2015 riconosciuti lo scorso 29 settembre con decreto interministeriale 92094.
A beneficiare degli sblocchi effettuati dall’Inps sono, tra gli altri, i lavoratori in mobilità o nei fondi di solidarietà entro la data riportata sopra e i lavoratori che non hanno potuto mantenere le precedenti decorrenze per l’assegno di pensione.
Vediamo di seguito quali sono gli esodati interessati dalle ultime novità in materia e quali sono i possibili errori di calcolo a cui devono stare attenti.
Pensioni esodati: chi beneficia degli sblocchi dell’Inps?
Come visto più sopra l’Inps in questi giorni ha sbloccato gli assegni di sostegno al reddito per gli esodati. Le sedi territoriali dell’Istituto di previdenza hanno quindi provveduto ad erogare gli assegni. Ma chi sono beneficiari di questi sblocchi?
Secondo i dati, sarebbero circa 1490 gli esodati ad averne tratto beneficio. Tra questi troviamo:
- i lavoratori collocati in mobilità (secondo la legge 23 luglio 1991 e successive modifiche) che hanno maturato i requisiti per il pensionamento durante la finestra di mobilità;
- i lavoratori in mobilità lunga;
- i lavoratori che, alla data del 31 maggio 2010, erano titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore.
Cosa sono gli assegni di sostegno al reddito che vengono erogati agli esodati? Sono un contributo economico che serve a coprire le mensilità che intercorrono tra la fine dell’indennità di mobilità e l’accesso alla pensione.
Infatti un lavoratore che a marzo dell’anno scorso abbia maturato i requisiti per l’accesso alla pensione in base alla legislazione vigente nel 2010, per effetto della legge 122/2010, percepirebbe l’assegno solo dal primo aprile 2016, dopo un anno dalla maturazione dei requisiti.
Pensioni esodati: attenzione, errori di calcolo sull’assegno
Se la notizia degli sblocchi degli assegni di sostegno al reddito è sicuramente positiva per gli esodati, tuttavia molti beneficiari hanno segnalato degli errori di calcolo nella determinazione dell’importo dell’assegno da parte delle sedi territoriali Inps.
Sembrerebbe, infatti, che molti funzionari stiano applicando l’Irpef sull’importo netto dell’assegno e che questo determinerebbe l’applicazione di una doppia tassazione.
Per evitare di incappare in errori di calcolo che inficiano sull’importo percepito, dunque, è raccomandato agli esodati che beneficiano dell’assegno di prolungamento del sostegno al reddito di confrontare l’importo dello stesso con quello netto dell’indennità di mobilità ordinaria o lunga o dell’assegno straordinario di solidarietà fruito in passato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA