Pensioni, Fornero: la sentenza della Consulta lascia senza protezione i giovani

Stefania Manservigi

10 Maggio 2015 - 20:10

Dopo la bocciatura da parte della Consulta della norma del decreto Salva - Italia che ha bloccato l’adeguamento all’inflazione delle pensioni più alte si è espressa l’ex Ministro del Welfare Elsa Fornero.

Pensioni, Fornero: la sentenza della Consulta lascia senza protezione i giovani

Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la norma del decreto Salva-Italia sull’adeguamento all’inflazione delle pensioni più alte, mettendo il Governo Renzi nella condizione di dover trovare una soluzione allo scenario che si è in questo modo delineato, si è espressa Elsa Fornero, ex Ministro del Welfare.
«La sentenza della Consulta rimette di nuovo al centro i cosiddetti diritti acquisiti, che invece vanno discussi con molta pacatezza e molta serietà. Bisogna domandarsi chi paga il conto della tutela di chi è già in pensione, e se sono sempre i giovani vuol dire che nella Costituzione non c’è protezione per i giovani» è stato in sintesi il suo pensiero espresso a “In Mezz’ora” su Raitre.
La norma, nello specifico, prevedeva il blocco dell’adeguamento all’inflazione dei trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps.

Fornero, non ci sono mie responsabilità
Oltre a non capire la sentenza della Consulta, l’ex Ministro Fornero si libera da qualsiasi responsabilità: «Il taglio dell’indicizzazione delle pensioni non faceva parte della mia riforma, anche se era chiaro che la riforma non avrebbe potuto dare risparmi di spesa nell’immediato, quindi si trattò di un’esigenza finanziaria che venne fuori dal Tesoro in maniera molto netta».

Fornero, sentenza danneggia i giovani
La sentenza della Consulta, inoltre, secondo Elsa Fornero rappresenterebbe un danno e un ostacolo per i giovani.
«Quello che mi fa dispiacere è che chi ha portato la Consulta al suo pronunciamento sono stati i percettori di pensioni alte, le categorie di manager. Ma non possiamo dire che è un diritto acquisito la salvaguardia del potere di acquisto di pensioni da 5.000 euro. Dobbiamo domandarci chi paga» ha spiegato.
Il pericolo è quindi che i diritti acquisiti di qualcuno vengano pagati dalle giovani generazioni.

Fornero, restituzione per fasce di reddito è soluzione equa
L’ex Ministro Fornero si è espressa anche sulla possibile soluzione annunciata dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan; si tratta del rimborso dell’indicizzazione delle pensioni progressivo in base alle fasce di reddito.
Per la Fornero questa previsione rappresenterebbe l’inizio di una soluzione equa.

Padoan, entro la prossima settimana il decreto
Pier Carlo Padoan aveva infatti annunciato l’intenzione di giungere al varo del decreto entro la prossima settimana.
«Meglio risolvere il prima possibile sia in termini di trattamento degli arretrati sia in termini di regime futuro, anche perché la Commissione europea ci sta osservando attentamente. Non ripristineremo totalmente l’indicizzazione, lo faremo in modo parziale e selettivo. Progressività e temporaneità, come dice la Corte, vuol dire evidentemente che sono le pensioni più basse che devono essere protette più di quelle alte» ha spiegato il Ministro.

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