Il lavoratore autonomo come può chiedere il cumulo dei contributi versati nell’AGO e in una delle gestioni per gli autonomi? Tutto quello che c’è da sapere a riguardo sulla pensione dei lavoratori autonomi.
I lavoratori autonomi possono versare i contributi che servono al calcolo della pensione in più gestioni speciali.
Molti lavoratori autonomi, infatti, versano una parte dei contributi nell’AGO (assicurazione generale obbligatoria) e l’altra parte la versano in uno o più gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
Ai lavoratori autonomi che versano contributi sia nell’AGO che nelle gestioni speciali l’articolo 20 della legge 613 del 1966 attribuisce la facoltà di cumulare gratuitamente la contribuzione al fine di conseguire la pensione in una delle gestioni per lavoratori autonomi.
Vediamo di seguito quando e come il lavoratore autonomo può ottenere il cumulo dei contributi.
Pensione lavoratori autonomi: quando è possibile il cumulo dei contributi versati?
Il cumulo dei contributi versati dal lavoratore autonomo in parte nell’AGO e in parte in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi può sempre essere richiesto a meno che il lavoratore non abbia perfezionato un diritto alla pensione con la sola contribuzione presente nell’AGO.
In questo caso il lavoratore riceverà la pensione che verrà liquidata dall’AGO e un supplemento della stessa verrà erogato al compimento dell’età prevista per ricevere la pensione di vecchiaia con riferimento allo spezzone di contributi versati nella gestione speciale.
Pensione lavoratori autonomi: come ottenere il cumulo dei contributi versati in più gestioni?
Tranne nel caso visto più sopra, la legge consente ai lavoratori autonomi che hanno versato una parte dei contributi nell’AGO e una parte in una o più gestione speciale dei lavoratori autonomi di ottenere il cumulo della contribuzione al fine di chiedere la pensione.
Nel caso in cui per perfezionare il requisito contributivo si avesse bisogno anche della contribuzione versata nella gestione speciale a cui si è iscritti come lavoratori autonomi, allora la prestazione pensionistica viene liquidata d’ufficio proprio dalla gestione speciale una volta che sia accertato il raggiungimento dei requisiti che danno diritto alla pensione sulla base di quanto richiesto in tal senso nella gestione in cui è liquidata la prestazione.
Fino al 2011 per poter accedere alla prestazione pensionistica erano richiesti almeno 35 anni di contributi e 60 anni di età unitamente alla quota 96 per quanto riguarda la gestione dipendenti mentre nella gestione speciale autonomi era richiesta la quota 97 unitamente a 61 anni di età.
Con la Legge Fornero del 2011 le differenze si sono però attenuate: a partire dal 2012, infatti, solo per i lavoratori usuranti è rimasto in vigore il sistema delle quote essendo richiesto un requisito di una quota 98 unitamente a 62 anni di età e 35 di contributi.
Il cumulo dei contributi viene effettuato d’ufficio da parte dell’Inps.
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