Pensione anticipata 2014: penalizzazioni, contributi, età e requisiti. Come funziona per donne e uomini

Valentina Brazioli

14/09/2014

Pensione anticipata, come funziona e soprattutto: quanto si perde? Tra penalizzazioni, contributi, età e requisiti, ecco tutto quello che serve sapere.

Pensione anticipata 2014: penalizzazioni, contributi, età e requisiti. Come funziona per donne e uomini

Pensione anticipata, una possibilità che talvolta è un’esigenza insopprimibile: cosa è necessario sapere per non sbagliare? Tra penalizzazioni, contributi, età e requisiti i dubbi sono molti. In ogni caso, la situazione è la stessa per i dipendenti del pubblico impiego e del settore privato, ma anche per i lavoratori autonomi:

  • Gli uomini possono accedere al trattamento pensionistico se hanno un’anzianità contributiva di 42 anni e 6 mesi;
  • Le donne, invece, maturano il diritto alla pensione con 41 anni e 6 mesi di contributi.

L’aumento di 6 mesi è dovuto per il rispetto delle nuove regole stabilite dalla Riforma previdenziale Fornero e per l’adeguamento alla speranza di vita.

Penalizzazioni: quando scattano?

La nota più dolente è sicuramente quella riguardante le penalizzazioni: chi non ha ancora compiuto i 62 anni perderà l’1 per cento annuo se la sua età è tra i 60 e i 61 anni, chi ha meno di 60 anni perderà il 2 per cento. I tagli sono tuttavia bloccati fino al 2017, a condizione che il requisito contributivo venga raggiunto attraverso i versamenti effettivi da lavoro e altri particolari tipi di accrediti figurativi.

I contributi ammessi e quelli esclusi dal calcolo

Salvo variazioni, la situazione attuale prevede che i contributi esenti da riduzione siano i seguenti:

Pensione anticipata con sistema contributivo

Per le pensioni calcolate esclusivamente con il sistema contributivo esiste un canale di uscita considerato dagli esperti particolarmente favorevole: appena vent’anni di contributi. Una scorciatoia imponente, che però impone una serie di condizioni particolarmente rigide:

  • E’ necessaria un’età minima di 63 anni (sia per gli uomini che per le donne);
  • Bisogna aver versato contributi in misura tale da configurare una pensione di circa 1240 euro al mese.

Quest’ultimo requisito, in particolare, evidenzia come questa opzione sia riservata a chi ha versato contributi su retribuzioni particolarmente elevate, nell’ordine di oltre 100 mila euro annui. Per il raggiungimento dei vent’anni complessivi, invece, deve essere considerata solo la contribuzione effettiva (obbligatoria da lavoro, volontaria e da riscatto) escludendo quella accreditata in maniera figurativa.

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