PIL Eurozona: +3,7% su base annuale, cresce l’occupazione

Violetta Silvestri

16 Novembre 2021 - 11:51

Nell’Eurozona crescono PIL e occupazione secondo i dati Eurostat del terzo trimestre. Tutti i numeri della rilevazione riguardanti l’UE e l’area a moneta unica.

PIL Eurozona: +3,7% su base annuale, cresce l’occupazione

In Europa PIL e occupazione hanno mostrato segnali incoraggianti nei dati del terzo trimestre 2021 rilasciati da Eurostat.

L’accelerazione della ripresa economica dell’area euro sta incoraggiando le imprese ad assumere lavoratori, offrendo una potenziale spinta ai consumi nei mesi a venire.

Il Prodotto Interno Lordo dell’intera Unione Europea e della regione a moneta unica ha registrato ancora aumenti e l’occupazione ha mostrato una risalita.

Anche l’Europa, comunque, rimane ancorata ai problemi di mancanza di manodopera per alcuni settori e delle strozzature nelle catene di approvvigionamento.

Nei dettagli di seguito, i dati sul PIL e occupazione in UE ed Eurozona del terzo trimestre.

Europa in ripresa: i dati Eurostat del terzo trimestre

Negli ultimi numeri Eurostat, l’occupazione è aumentata dello 0,9% nel terzo trimestre, il secondo rialzo consecutivo da quando la regione a moneta unica di 19 nazioni è emersa da una doppia recessione.

Nonostante ciò, mancano ancora circa mezzo milione di posti di lavoro rispetto al periodo pre-pandemia e l’aumento dei contagi da Covid-19 sta minacciando il ripristino di restrizioni.

Il PIL dell’Eurozona è aumentato del 2,2% nei tre mesi fino a settembre, in linea con una precedente stima preliminare. La spesa dei consumatori è stata la spinta maggiore, con le persone che sono tornate in negozi, ristoranti e luoghi culturali e il turismo è ripreso.

L’Eurostat ha reso noto che rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il PIL destagionalizzato è cresciuto del 3,7% in Eurozona e del 3,9% nell’UE nel terzo trimestre del 2021, dopo il +14,2% nell’area euro e il +13,7% UE nel trimestre precedente.

L’Italia, nel periodo luglio-settembre, ha messo a segno un Prodotto Interno Lordo a +2,6% rispetto al 2,7% del trimestre precedente. Il rialzo francese è stato del 3,0% e quello portoghese del 2,9%.

Le incertezze europee per la crescita

La crescita economica rimane sotto pressione a causa di una stretta dell’offerta globale che sta colpendo in particolare il settore manifatturiero. Per ora, le strozzature sono semplicemente destinate a ritardare la ripresa e le case automobilistiche, inclusa Daimler AG, hanno espresso la fiducia che il peggio potrebbe già essere passato.

La BCE prevede che l’economia supererà le dimensioni pre-pandemia verso la fine dell’anno, anche se le prospettive stanno diventando più incerte.

L’Austria, alle prese con la seconda peggior recrudescenza del Covid-19 nell’area dell’euro dopo la Slovenia, questa settimana ha messo in isolamento le persone non vaccinate. I Paesi Bassi hanno chiuso bar, ristoranti e negozi non essenziali, limitando gli incontri privati. Anche la Germania sta valutando restrizioni più severe.

Il timore della pandemia si aggiunge all’allarme inflazione: entrambi i fattori possono rallentare la ripresa in Europa.

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