Oro sopra 1.300$ grazie a fattori geopolitici. Speculazione short in fuga

Nicola D’Antuono

5 Maggio 2014 - 06:31

Le forti tensioni geopolitiche in Ucraina riportano in auge l’oro, sul quale la speculazione ribassista appare sempre più in ritirata

Oro sopra 1.300$ grazie a fattori geopolitici. Speculazione short in fuga

Le forti tensioni geopolitiche in Ucraina stanno favorendo la risalita dei prezzi dell’oro, che venerdì è tornato sopra 1.300$ l’oncia recuperando il suo status di bene rifugio nelle fasi di maggiore incertezza sui mercati globali. Il metallo prezioso viene da un 2013 molto negativo, che si è chiuso con un passivo del 28% (peggiore performance dal 1981). I forti deflussi dall’oro sono iniziati poco meno di un ano fa, quando era diventato ormai chiaro che la FED avrebbe cominciato a diminuire il programma di acquisto di asset sul finire dell’anno. Inoltre le aspettative di aumento dei tassi negli Usa prima del previsto, grazie al miglioramento dell’economia americana, e i bassi rischi di inflazione hanno fatto il resto, decretando un sell-off significativo sul metallo prezioso.

Quest’anno i prezzi sono riusciti a rimbalzare con decisione da area 1.180$ - 1.200$, mettendo a punto un rally notevole fino a 1.390$ l’oncia nonostante i report negativi delle grandi banche d’affari internazionali. Nella migliore delle ipotesi, ancora oggi diverse case di investimento si aspettano un ulteriore calo del 15% da qui a fine anno: Société Générale continua a ribadire il suo target di 1.100$, Goldman Sachs di 1.050$, mentre Barclays ha annunciato di attendersi un prezzo più stabile intorno a 1.250$ nel secondo trimestre dell’anno in corso. Praticamente nessuno dei big della finanza mondiale è pronto a scommettere sul rilancio dell’oro. Eppure tecnicamente il metallo prezioso inizia a mostrare uno scenario potenzialmente molto positivo.

La tenuta dell’ampia area di supporto posta tra 1.280$ e 1.270$ sta favorendo il ritorno degli speculatori di breve periodo, che già tra inizio febbraio e metà marzo scorso avevano spinto i prezzi fino a 1.390$ l’oncia sui massimi da settembre 2013. Ora che la situazione in Ucraina sta letteralmente precipitando, con decine di morti e centinaia di feriti a seguito dell’offensiva militare di Kiev contro i separatisti filorussi a sud e nell’est del paese, l’oro potrebbe tornare a brillare stabilizzandosi con decisione sopra i 1.300$ l’oncia (il prezzo incorporato oggi dai future sull’oro al Comex per fine anno, ndr). Il primo obiettivo del potenziale trend emergente rialzista è posto tra 1.330$ e 1.350$ l’oncia, mentre in caso di forte consolidamento delle posizioni bullish i prezzi dovrebbero salire fin sopra 1.400$ l’oncia.

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