Sorpasso del Dragone al sub-continente indiano, che paga i problemi legati alla caduta della rupia e allo squilibrio della bilancia commerciale
Le basse quotazioni correnti dell’oro stanno imprimendo un’accelerazione all’acquisto da parte dei consumatori cinesi, che hanno ormai scalzato quelli indiani dal gradino più alto del podio dei principali acquirenti mondiali del metallo prezioso. E’ quanto emerge dalle recenti stime effettuate dal World Gold Council, l’associazione industriale che comprende le più grandi aziende minerarie ed aurifere. Secondo il Wgc, già nel 2013 la Cina effettuerà il sorpasso sull’India. In base ai dati Bloomberg, le importazioni cinesi di oro dal mercato chiave di Hong Kong sono cresciute a ottobre scorso a 129,9 tonnellate. Il mese precedente l’import di Pechino dal mercato strategico dell’ex colonia britannica era stato di 109,4 tonnellate.
Nei primi dieci mesi del 2013 l’import cinese si è attestato a 955,9 tonnellate d’oro. Si tratta di un dato che evidenzia un balzo dell’import più che doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo le stime del World Gold Council, nel 2013 l’import cinese di oro farà segnare un record a 1.000 tonnellate. Il sorpasso su New Delhi è ormai cosa fatta. Il sub-continente indiano ha ridotto drasticamente le importazioni, a seguito dei problemi legati al deficit commerciale e alla svalutazione della rupia. L’India ha varato provvedimenti restrittivi sull’import di oro e argento, raddoppiando i dazi. Sui mercati internazionali le quotazioni dell’oro restano sotto pressione, tanto che tre giorni fa il metallo giallo ha toccato il livello più basso da oltre 4 mesi a 1.225 dollari l’oncia.
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