Oro in rialzo su aspettative di rinvio del tapering, ma gli analisti restano pessimisti

Nicola D’Antuono

21 Ottobre 2013 - 08:25

Il metallo prezioso sta risalendo dai minimi di periodo e sembra orientato a tornare a 1.350 dollari. Gli analisti, però, si aspettano nuove importanti discese dei prezzi

Oro in rialzo su aspettative di rinvio del tapering, ma gli analisti restano pessimisti

L’oro ha chiuso la scorsa ottava in deciso rialzo, favorito dal crollo del dollaro americano e dalle incertezze relative all’impatto dello shutdown sul pil Usa. Secondo gli esperti, il blocco delle attività governative non essenziali per oltre due settimane costerà alla prima potenza economica mondiale circa 1,5 miliardi di dollari. A questo punto appare sempre più probabile un nuovo rinvio del tapering da parte della FED, che si riunirà alla fine di questo mese. In attesa dei dati sul mercato del lavoro negli Usa, in programma domani ma rinviati due settimane fa a causa dello shutdown, gli analisti sono convinti che l’istituto monetario di Washington non ritirerà gli stimoli monetari da 85 miliardi di dollari al mese se non a partire dall’inizio del prossimo anno.

La scorsa settimana il metallo prezioso ha guadagnato quasi il 3,5%, anche se ha anche toccato i minimi più bassi da oltre tre mesi a 1.251 dollari. L’oro ha chiuso a 1.316 dollari, ma è riuscito anche a salire fino a 1.328 dollari prima di iniziare una fase di ritracciamento tecnico. Sui mercati asiatici non sono state riscontrate grosse oscillazioni, anche se i prezzi sono tornati in area 1.320 dollari. Da un punto di vista tecnico, in caso di breakout della resistenza di 1.330 dollari, i prezzi dovrebbero salire fino a 1.350 dollari prima e 1.370 dollari poi nei prossimi giorni. Tuttavia, gli analisti finanziari restano pessimisti sull’andamento del metallo prezioso.

Uno degli ultimi report che ha coinvolto l’oro è stato pubblicato da Société Générale. Secondo gli esperti della banca francese, l’oro è destinato a perdere valore nei prossimi mesi a causa delle minori tensioni in Medio Oriente e a seguito del miglioramento della crescita economica negli Stati Uniti. La banca d’affari transalpina ritiene che i prezzi scenderanno a 1.200 dollari l’oncia entro fine anno. Inoltre, nel prossimo biennio il metallo giallo dovrebbe continuare la sua discesa: SocGen stima una quotazione pari a 1.125 dollari nel 2014 e a 1.100 dollari nel 2015.

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