Oro: discesa senza fine. Prezzi sotto 1.290$ (calo dell’8% in due settimane)

Non si ferma la discesa dell’oro, che anche oggi evidenzia un significativo ridimensionamento delle quotazioni. Il valore del metallo prezioso è diminuito dell’8% in meno di due settimane, con i prezzi che hanno toccato 1.286$ l’oncia. Si tratta del livello più basso dallo scorso 13 febbraio, ma la situazione potrebbe peggiorare ancora in quanto gli speculatori long stanno chiudendo sempre più rapidamente le posizioni costruite nel periodo di maggiore turbolenza sui mercati internazionali a causa delle tensioni per la crisi in Ucraina. Dopo l’annessione della Crimea da parte della Federazione russa, il valore dell’oro è crollato nel giro di pochi giorni passando da 1.390$ a meno di 1.290$. Il prossimo obiettivo tecnico è posto a 1.280$ l’oncia.

A favorire il sell-off è stata anche l’ultima riunione della Federal Reserve, avvenuta giovedì scorso. La bias particolarmente restrittiva emersa dal meeting dell’istituto monetario di Washington, che dovrebbe alzare i tassi di interesse nella prima parte del 2015 prima del previsto, sta letteralmente facendo a pezzi l’oro che è passato da un solido bull market a un poderoso bear market nel giro di pochi giorni. A quanto pare sembra averci visto giusto Goldman Sachs, che tre settimane fa – quando l’oro era in pieno rally – aveva dichiarato che il rialzo era assolutamente ingiustificato e che la previsione di un approdo a 1.000$ si stava rafforzando anziché venire meno.