L’oro dovrebbe chiudere il 2014 sotto 1.200$, con una variazione quasi nulla rispetto allo scorso anno. Morgan Stanley si aspetta ancora difficoltà nel 2015
L’oro continua a muoversi poco al di sotto dei 1.200$ l’oncia, quando mancano ormai solo due giorni alla fine del 2014. L’anno dovrebbe concludersi con una variazione leggermente positiva, anche se dai top di metà marzo scorso di 1.392$ il metallo prezioso è arrivato a perdere fino al 23% del proprio valore toccando il minimo più basso dal 2010 a 1.131$ l’oncia lo scorso 7 novembre. Gli analisti finanziari di Morgan Stanley continuano a ritenere che il metallo giallo abbia poche possibilità di rivalsa nel 2015, durante il quale è prevista una quotazione pari a 1.180$ l’oncia.
Gli specialisti in commodity della banca americana ritengono che l’oro resterà sotto pressione nel breve-medio periodo a causa delle aspettative di bassa inflazione a livello globale, della forza del dollaro americano e delle attese di aumento dei tassi di interesse da parte della FED nel corso del 2015. La stima effettuata per l’anno in corso era, invece, molto più elevata (1.264$ l’oncia). Morgan Stanley, però, si aspetta un progressivo recupero delle quotazioni nel lungo periodo, tanto che la stima al 2016 è pari a 1.444$ l’oncia.
L’oro arriva da un anno terribile, chiuso con una perdita vicina al 29% (la peggiore dal 1981). Nei dodici anni precedenti il metallo prezioso aveva sempre chiuso in positivo, riuscendo anche a toccare un massimo storico a 1.921$ l’oncia a inizio settembre 2011. L’anno in corso, invece, dovrebbe chiudersi con una sostanziale parità. Nel 2015 dovrebbe restare sotto stress anche l’argento, che attualmente si muove in area 16$ dopo aver toccato un bottom a 14,10$ il 1° dicembre scorso. Morgan Stanley stima un prezzo medio intorno a 18,86$ nel 2015.
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