Orlando: “Renzi faccia lavorare Martina”. Ma l’ex premier è pronto a tornare a guidare il PD

Alessandro Cipolla

6 Aprile 2018 - 13:47

Bordata di Orlando che attacca Renzi sul poco campo libero lasciato al reggente Martina. L’ex premier però è pronto a riprendersi il PD.

Orlando: “Renzi faccia lavorare Martina”. Ma l’ex premier è pronto a tornare a guidare il PD

Si fanno sempre più agitate le acque nel tumultuoso mare del Partito Democratico. A soffiare sul fuoco questa volta è stato Andrea Orlando che, intercettato dai cronisti, ha lanciato un duro attacco a Matteo Renzi.

Parole di fuoco quelle del ministro, che ha chiesto all’ex segretario o di ritirare le proprie dimissioni oppure di far lavorare l’attuale reggente Maurizio Martina. Il vero colpo di scena però potrebbe essere proprio un clamoroso ritorno di Matteo Renzi alla guida del PD.

L’affondo di Orlando

La situazione all’interno del Partito Democratico è questa: Renzi e i suoi non vogliono neanche sedersi al momento al tavolo con i 5 Stelle, imponendo così la propria linea al reggente Martina che invece vorrebbe almeno andare a vedere cosa avrebbe da proporre Di Maio.

Una sorta di diktat questo che non è piaciuto ad Andrea Orlando, molto vicino in questo momento al ministro dell’Agricoltura, che ha duramente criticato queste comportamento messo in atto da Renzi.

Renzi deve decidere: se ritiene che la colpa di questa sconfitta non sia la sua, che sia la mia o dei cambiamenti climatici, allora deve decidere di ritirare le proprie dimissioni e continuare a esercitare il mandato avuto dagli elettori. Se invece, come ha detto, si assume non dico tutta la responsabilità ma almeno una quota significativa, e ne trae come conseguenza quella di arrivare alle dimissioni, allora deve consentire a chi pro tempore ha avuto l’incarico di poterlo esercitare.

Per Orlando quindi Renzi non può più restare a dirigere il gioco dall’esterno: o decide di tornare in prima persona a guidare il partito ritirando le dimissioni, oppure lascia carta bianca a quello che al momento sta dirigendo i dem.

La resa dei conti con ogni probabilità ci sarà durante l’Assemblea Nazionale del 21 aprile, dove si andrà a decidere chi sarà il segretario in attesa di fare le primarie. A riguardo, non sono da escludere clamorose sorprese.

Torna Renzi?

Le frasi di Andrea Orlando con ogni probabilità non sono casuali. Matteo Renzi infatti potrebbe prendere in parola il suo sfidante alle primarie e tornare a essere il segretario del Partito Democratico.

L’unico candidato all’Assemblea del 21 aprile è proprio il reggente Martina, con i renziani che ancora non hanno trovato un nome da presentare. Ecco dunque prendere sempre più piede la pazza idea dell’ex premier di tornare in campo.

Renzi e i suoi infatti temono che lasciando Martina alla guida del partito questo possa cementificare tutte le varie correnti interne ora minoritarie, a partire da quelle che fanno capo a Franceschini, Gentiloni e proprio ad Orlando.

Un ritorno quello di Renzi che servirebbe soprattutto a spegnere ogni velleità di dialogo con il Movimento 5 Stelle. Il sentore però è che questa volta per l’ex premier non sarà una passeggiata anche se i numeri ancora dovrebbero essere dalla sua parte. L’Assemblea del 21 sarà di conseguenza un passaggio fondamentale per il futuro del PD.

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