L’Inps ha ripreso la lavorazione delle domande di pensionamento delle lavoratrici che hanno usufruito di Opzione donna nel 2015. Ecco il messaggio dell’Istituto.
L’Inps annuncia la ripresa della lavorazione delle istanze di pensionamento delle lavoratrici che nel 2015 hanno maturato i requisiti per andare in pensione anticipata usufruendo di Opzione donna.
Si tratta quindi delle lavoratrici che nel corso dello scorso anno hanno maturato i 57 anni e 3 mesi di età (58 e 3 mesi nel caso delle lavoratici autonome).
L’Istituto lo ha annunciato nel messaggio 283/2016 nel quale invita le sedi a procedere alla lavorazione delle
"domande di pensione di anzianità in c.d. regime sperimentale donna presentate dalle lavoratrici che hanno perfezionato i prescritti requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015 e la cui decorrenza della pensione si colloca successivamente alla predetta data".
Opzione donna: ripresa lavorazione istanze di pensionamento dopo Legge di Stabilità 2016
La lavorazione delle istanze di pensionamento delle lavoratrici che hanno maturato i requisiti per richiedere la pensione anticipata usufruendo di Opzione donna erano state sospese alla fine del 2014.
Opzione donna è infatti un regime sperimentale e, quindi, l’Inps aspettava una proroga dello stesso anche per il 2015 per procedere alla trattazione delle pratiche.
La proroga di Opzione donna è intervenuta grazie alla Legge di Stabilità 2016 che ha consentito l’elaborazione delle domande rimaste in sospeso.
L’Inps, oltre ad avere annunciato la ripresa della lavorazione delle istanze di pensionamento, pubblicherà una circolare al fine di recepire tutte le novità introdotte con la Legge di Stabilità 2016.
Opzione donna, il problema
Opzione donna è un regime sperimentale introdotto nel 2004 che consente alle lavoratrici che hanno maturato i 57 anni e 3 mesi di età (58 anni e 3 mesi nel caso di lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi di andare in pensione anticipata accettando un taglio sull’assegno pensionistico il cui importo verrà calcolato utilizzando il metodo contributivo.
Il termine per poter usufruire di Opzione donna era stato fissato al 31 dicembre 2015: tuttavia l’Inps con due circolari del 2012 ha interpretato tale data come data di decorrenza della pensione e non come termine ultimo di maturazione dei requisiti riducendo di fatto di un anno la durata del regime.
A tal proposito è intervenuta la Legge di Stabilità 2016 consentendo alle lavoratrici che abbiano maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2015 di poter usufruire del regime di Opzione donna, indipendentemente dalla data di maturazione della pensione.
Oltre ad aver prorogato di un anno la scadenza di Opzione donna, inoltre, il governo sta studiando interventi appositi al fine di rendere tale misura una misura strutturale e non più sperimentale, consentendo quindi una maggiore flessibilità in uscita alle lavoratrici donne.
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