Omessa Iva, dichiarazione fraudolenta e dichiarazione infedele: quando scatta il reato? Ecco cosa cambia con la delega fiscale

Valentina Brazioli

15 Dicembre 2014 - 09:59

condividi

Omessa Iva, dichiarazione fraudolenta e dichiarazione infedele: tre fattispecie pronte a cambiare radicalmente con l’attuazione dei principi contenuti nella legge delega n. 23 del 2014. Ecco cosa cambia, e quando scatterà il reato.

Omessa Iva, dichiarazione fraudolenta e dichiarazione infedele: quando scatta il reato? Ecco cosa cambia con la delega fiscale

Omessa Iva, dichiarazione fraudolenta e dichiarazione infedele: quando scatta il reato? Una domanda più che legittima, se consideriamo i cambiamenti in atto nell’ordinamento penale e tributario all’opera da parte del Governo Renzi. Il dlgs n. 74 del 2000, che l’esecutivo intende adottare in esecuzione della legge delega n. 23 del 2014, infatti, cambia profondamente alcune norme.

Come cambia la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici

La dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (articolo 3) – da non confondere con le false fatturazioni – viene riscritta eliminando l’elemento della “falsa rappresentazione delle scritture contabili” richiesto per la configurazione del reato. Così facendo, da un lato il reato potrà essere commesso anche da soggetti non obbligati alle scritture contabili, e sarà sufficiente la falsità della dichiarazione mediante uso di mezzi fraudolenti idonei ad ostacolare l’accertamento.

Come cambia la dichiarazione infedele

Per quanto riguarda la dichiarazione infedele (articolo 4) la prima modifica consiste nell’aumento (da 50 mila a 150 mila) della soglia di imposta evasa il cui superamento è necessario per far scattare il reato penale. Inoltre, viene esteso il reato anche alla dichiarazione infedele del sostituto d’imposta, quando la differenza delle ritenute non versate supera i 50 mila euro.

Come cambia l’omesso versamento Iva

Il reato di omesso versamento Iva, nonostante molte anticipazioni giornalistiche sostenessero il contrario, sembra destinato a non essere cancellato. Ciò che cambia è la soglia di imposta evasa per la configurazione del reato penale, che passa da 50 mila fino a 150 mila euro. Resta invece ferma a quota 50 mila euro la soglia per far scattare il reato di omesso versamento mediante indebita compensazione con utilizzo di crediti non spettanti o inesistenti.

Argomenti

# IVA
# Reato

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO