Obbligo vaccinale per tutti: il Governo tedesco è d’accordo

Luna Luciano

9 Gennaio 2022 - 12:55

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La Germania propende per l’obbligo vaccinale, ma il Governo si divide sulle tempistiche, alcuni partiti rimandano la decisione a fine marzo. Ecco cosa sta accadendo.

Obbligo vaccinale per tutti: il Governo tedesco è d’accordo

Quarantena ridotta ma c’è la concreta possibilità che la Germania imponga l’obbligo vaccinale. È da giorni che il Governo tedesco si confronta sulla questione, guardando anche all’Italia e alla Grecia, che hanno imposto l’obbligo solo per alcune fasce della popolazione.

A causa dell’elevata diffusione di Omicron, i contagi continuano ad aumentare e il cancellerie tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che le infezioni continueranno a salire e avverte che “una vaccinazione fresca offre come sempre la migliore difesa”, ribadendo il suo favore a istituire un obbligo vaccinale per tutti. Eppure il Governo sembra essersi diviso sulle tempistiche, se alcuni partiti propongono di attuare il prima possibile questa norma altri sembrano volerla rimandare per fine marzo. Ecco cosa sta accadendo in Germania.

Obbligo vaccinale in Germania: il Governo è d’accordo

Che tutti corrano a vaccinarsi. È questo il messaggio finale del cancelliere Scholz, che si è dichiarato assolutamente a favore nell’introduzione di un obbligo vaccinale esteso all’intera popolazione vaccinabile, sottolineando che tutti i preparati ammessi in Germania sono validi e che per i più scettici è oggi disponibile un vaccino non m-RNA.

Il cancelliere ha poi affermato che tutti i 16 governatori si sono dichiarati favorevoli all’introduzione dell’obbligo, e per questo motivo si impegnerà perché la proposta dell’obbligo sia dibattuta dal Parlamento il più presto possibile, stimando la possibilità che si arrivi a discuterne a febbraio, ma i partiti sembrano non essere d’accordo sulle tempistiche.

Obbligo vaccinale in Germania: Governo diviso sulle tempistiche

Se Scholz è totalmente appoggiato dai 16 governatori, una parte del Governo non sembra appoggiarlo per quanto riguarda le tempistiche indicate dal cancelliere, che ha come traguardo febbraio. Infatti se l’opposizione, la Cdu (Unione Cristiano-Democratica di Germania)e la Csu (Unione Cristiano-Sociale in Baviera) sono favorevoli a una rapida tabella di marcia, la Spd (Partito socialdemocratico di Germania) non sembra favorevole a procedere celermente e auspica come traguardo la fine di marzo. Si è cercato quindi un compromesso.

A gennaio si terrà un dibattito orientamento nel Bundestag, come ha confermato la presidente dell’Assemblea Bärbel Bas (Spd), per poi iniziare il processo legislativo: sarà quindi il Parlamento a dover presentare la tabella di marcia, e la sindaca di Berlino Franziska Giffey (Spd) ha assicurato che si tenterà di procedere il più velocemente possibile. La presidente del Consiglio etico, Alena Buyx, ha invece suggerito di prendere il tempo per soppesare i pro e i contro di un possibile obbligo vaccinale. Potrebbe infatti essere presa in considerazione l’opzione di estendere l’obbligo solo ad alcune fasce d’età come in Italia e in Grecia.

Obbligo vaccinale in Germania, ma il Governo riduce la quarantena

Davanti al rapido aumento dei contagi, il cancelliere è conscio di dover tutelare
il sistema sanitario, ma c’è anche l’esigenza di dover garantire il funzionamento del paese.

È per questo che i tempi di isolamento e di quarantena sono stati ridotti e semplificati. Per chi ha contratto il virus infatti l’isolamento sarà di 10 giorni, riducibili a 7 giorni con un test molecolare o antigenico veloce certificato. Nel caso personale sanitario, se privi di sintomi, la quarantena è ridotta a 48 ore solo con un test molecolare negativo.

Per i contatti stretti invece la quarantena sarà di10 giorni - riducibili a 7 - se prive di sintomi e con un test negativo. La quarantena si riduce addirittura a 5 giorni per gli studenti entrati in contatto con un positivo, grazie a un test negativo, ma i sindacati degli insegnanti protestano per il rischio di infezioni a cui si pone chiunque frequenta una scuola.

Non sono state accolte di buon grado le nuove norme e la riduzione della quarantena dalla comunità scientifica. Per il professor Thorsten Lehr dell’Università del Saarland, le norme sono “deludenti”, c’è infatti il rischio che aumentino i contagi, mentre i vaccini potrebbero essere l’unica soluzione per rallentare la curva epidemiologica.

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