Nuovo DPCM: critica Italia Viva

Marco Ciotola

26/10/2020

06/07/2021 - 17:20

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Sta trapelando in queste ore il netto disaccordo di Italia Viva all’inasprimento delle restrizioni introdotto dal nuovo DPCM. Renzi attacca: “Vogliamo modifiche”

Nuovo DPCM: critica Italia Viva

Malcontento all’interno dell’esecutivo alla vigilia del nuovo DPCM del 25 ottobre firmato dal premier Giuseppe Conte.

Secondo quanto rivelato pochi minuti fa da diverse testate, in primis dall’ANSA, da Italia Viva il disaccordo con alcuni dei punti contenuti nell’ultimo decreto sarebbe netto, al punto che Matteo Renzi ha annunciato un’imminente “richiesta di modifiche”.

Per quel che riguarda le conseguenze economiche che si registreranno nel comparto agroalimentare, a esprimere tutti i suoi dubbi sembrerebbe essere stata soprattutto la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

Quest’ultima avrebbe infatti contestato la decisione di chiudere bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie alle 18, definendola una misura frutto di una “mediazione al ribasso” tra Comitato Tecnico e Scientifico e governo.

Nuovo DPCM: critica Italia Viva

Le più generiche modifiche da richiedere rintracciabili nelle parole di Matteo Renzi potrebbero in parte riguardare proprio le sofferenze che si prospettano per il comparto agroalimentare a seguito dell’ultimo DPCM.

Per la ministra Bellanova la mediazione trovata da Cts e governo per arrivare alle ultime misure non sarebbe affatto soddisfacente, nient’altro che una “mediazione al ribasso” pronta a costare miliardi di euro ai ristoratori e pesare su tutta la filiera produttiva.

Da Italia Viva già nelle primissime ore successive al decreto le reazioni erano state decisamente negative, attaccando chiusure viste come «incondizionate» e inquadrando soprattutto le restrizioni sul fronte sportivo e culturale come dolorose e sbagliate:

“Nell’idea del chiudere tutto ciò che non è necessario davvero vogliamo includere la cultura, la bellezza o il benessere dello sport?”.

Renzi ha esplicitamente etichettato come “sbagliato chiudere teatri e ristoranti”, e l’ANSA riporta le sue dichiarazioni di pochi istanti fa che sollecitano l’esecutivo a spiegare cosa ha spinto verso scelte simili:

“Mentre si continuano a chiedere sacrifici su sacrifici, sarebbe utile che il Governo chiarisse questi punti e spiegasse quali sono i dati scientifici e le analisi sui quali si prendono le decisioni: i dati scientifici, non le emozioni di un singolo ministro”.

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