Nuova Zelanda: banca centrale fa sprofondare il Kiwi a 0,79 sui minimi annuali

Nicola D’Antuono

26 Settembre 2014 - 07:07

Non si ferma il crollo del dollaro neozelandese, che stamattina è sceso a 0,79 contro il biglietto verde. Siamo sui minimi annuali, ma la RBNZ vuole un cambio ancora più debole

Nuova Zelanda: banca centrale fa sprofondare il Kiwi a 0,79 sui minimi annuali

Il dollaro neozelandese continua a crollare sui mercati internazionali. La valuta di Wellington non riesce più a rialzarsi, nonostante gli elevati tassi di interesse (attualmente al 3,5%) evidenziati rispetto alle altre valute del G-10 e un’economia in costante espansione. Dietro la marcata debolezza del dollaro neozelandese c’è soprattutto l’azione di moral suasion della Reserve Bank of New Zealand, che ha ribadito di non voler tollerare un cambio troppo forte.

Già nei primi giorni di luglio scorso, quando il Kiwi era ai top sopra 0,88, il governatore Graeme Wheeler aveva affermato che la RBNZ sarebbe stata disposta anche a vendere valuta locale contro valuta estera per riportare il cambio su valori accettabili. Da allora per il Kiwi è iniziato un vero e proprio calvario, chiaramente apprezzato dai vertici della banca centrale neozelandese che vogliono un cambio più debole per dare maggiore slancio alle esportazioni di materie prime.

Il tasso di cambio NZDUSD è sceso fin sotto a 0,80, livello di supporto chiave di medio-lungo termine. Negli ultimi due mesi circa il Kiwi è arrivato a lasciare sul terreno qualcosa come undici punti percentuali. Secondo il governatore Wheeler, nonostante il recente crollo dei prezzi, il livello raggiunto dalla valuta neozelandese è “ingiustificato e insostenibile”. La RBNZ si è così detta pronta a intervenire per correggere questa presunta anomalia sul cambio, con interventi diretti sui mercati valutari.

Le dichiarazioni del governatore della RBNZ hanno messo al tappeto il dollaro neozelandese, non solo contro il biglietto verde fino a 0,79 ma anche contro l’euro. Il cross EURNZD è salito sui massimi da oltre tre mesi sopra 1,61. Da un punto di vista tecnico, la valuta oceanica appare troppo debole per poter tentare un rimbalzo. E’ dunque probabile un ulteriore approfondimento bearish delle quotazioni: il Kiwi è atteso almeno in area 0,77 nelle prossime settimane, mentre il cross EURNZD potrebbe salire fino a 1,63.

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