Accordo sul nucleare in Iran: l’opinione della maggiori potenze mondiali a confronto

Sara Santarelli

16 Luglio 2015 - 09:16

L’accordo sul nucleare è arrivato, un trattato di importanza storica. Ma cosa ne pensano le maggiori potenze mondiali? Israele non nasconde la sua ira funesta, mentre gli Stati Uniti restano in stato di allerta.

Accordo sul nucleare in Iran: l’opinione della maggiori potenze mondiali a confronto

Israele, Stati Uniti, Iran, Russia e Italia condividono i loro pensieri sullo storico accordo sul nucleare.
Dopo dure trattative, si è finalmente raggiunto un accordo sul nucleare. Federica Mogherini, rappresentante europea, ha definito tale accordo come un importante momento storico; il patto tra Teheran e le altre grandi potenze segna un nuovo capitolo di speranza per il mondo intero.

Quali sono state le reazioni all’accordo delle maggiori potenze politiche mondiali?
Ecco le opinioni a confronto:

Israele - La reazione israeliana all’accordo di Teheran è stata un’esplodere di ira. Il premier Benjamin Netanyah denuncia l’intesa non come un momento storico, ma "un brutto errore di proporzioni storiche". Segue, Netanyahu, ad asserire che l’Iran continua a distruggere la potenza di Israele, ma non si eviterà il passaggio ad una politica difensiva.

Stati Uniti -Anche Barack Obama fa sapere la sua opinione in una telefonata al premier israeliano; il presidente americano ha dato forte appoggio allo Stato di Israele, rinverdendo le promesse di massima protezione e sicurezza.
Obama assicura Netanyah che, nonostante l’accordo con l’Iran:

"non diminuirà le preoccupazioni degli Usa riguardo il sostegno dell’Iran al terrorismo e le minacce nei confronti di Israele".

Oltre alla potenza israeliana, Obama si è dovuto preoccupare di rassicurare l’opinione pubblica americana, sostenendo che l’accordo con l’Iran non è di fiducia, ma puramente di verifica; se i termini, stabiliti in accordo durante l’intesa, non saranno rispettati, allora verranno ripristinate tutte le sanzioni precedentemente vigenti.

Iran - Il presidente Hassan Rohani ha dovuto, a sua volta, assicurare il suo popolo in diretta TV, sostenendo che se tutti rispettano l’accordo, si parla di un negoziato vittorioso che garantirà equità e giustizia a tutti gli Stati coinvolti.

Russia - Per Vladimir Putin questo è un accordo che fa "tirare un sospiro di sollievo". Mentre, il ministro degli esteri ha sottolineato l’importanza di tale accordo considerando che l’intesa stessa rimuove gli ostacoli affinché l’Iran faccia parte della lotta contro il terrorismo dell’ISIS.
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Italia - Fra le opinioni delle maggiori potenze mondiali, prende la parola anche il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi:

"In una regione mediorientale da troppo tempo segnata da una pericolosa conflittualità e dalla recrudescenza del terrorismo, quest’intesa dimostra che la soluzione delle crisi con mezzi pacifici, attraverso il dialogo, è possibile. Lo dobbiamo innanzitutto alla capacità e alla perseveranza dei negoziatori, ai quali vanno le mie più vive congratulazioni".

Risulta soddisfatto il premier italiano, poiché l’accordo dà nuova speranza per un processo di pacificazione e sicurezza a livello mondiale
.

"Sarà impegno dell’Italia supportare attivamente e con ogni mezzo tale processo, e far sì che da esso possano trarre beneficio tutti i Paesi della regione, nessuno escluso, con l’obiettivo di giungere a un Medio Oriente finalmente stabile, dove tutti i popoli che lo abitano possano vivere in pace e sicurezza".

A parer di Renzi, l’Europa ha saputo capeggiare nel corso dei negoziati grazie alla rappresentante Federica Mogherini, vertendo tutta l’importanza, per l’Europa e per il mondo, verso la pace e non sulla speculazione finanziaria. Sarà pieno il sostegno italiano all’Europa se quest’ultima guarderà sempre ai beni primari, nobili e comuni della pace e della sicurezza.

A dare maggiori parole di speranza è il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, secondo cui, l’intesa, potrebbe "coinvolgere Teheran anche in altri teatri di crisi e nella lotta contro l’Isis".

Francia - Il presidente francese, Francois Hollande, ha fatto solo una semplice richiesta all’Iran: dare un segnale di buona volontà al fine di eliminare, totalmente, il tragico conflitto siriano.

Perché l’accordo sul nucleare viene considerato un accordo storico?
Un’intervista di l’Espresso di Panorama verte a togliere i maggiori dubbi. Gli interrogativi sono indirizzati a Ramin Jahanbegloo, filosofo iraniano, il quale spiega che l’intesa è considerata un’importantissima fase storica: dal punto di vista della diplomazia, infatti, l’accordo elimina un possibile attacco nei confronti dell’Iran e, allo stesso modo, scongiura una terribile guerra in Medio Oriente.

A trarre parecchio vantaggio dall’accordo sul nucleare sarà anche l’Europa che tornerà ad operare nel mercato iraniano sia dal punto di vista economico che da quello politico.

Cosa ricevono le controparti dopo la stipula dell’accordo?
Entrambe le parti hanno ricevuto qualcosa, spiega Jahanbegloo.
Infatti, l’Europa e gli Stati Uniti possono allontanare la preoccupazione che l’Iran sviluppi armi nucleari, al contrario, l’Iran potrà tornare ad essere uno dei protagonisti indiscussi, fra le potenze medio-orientali. Resta, sempre dalla parte iraniana, la soddisfazione di essere riuscita ad eliminare il sistema delle sanzioni che la porta ad avere ripercussioni positive sulla sua economia.

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