Novità pensioni: con lo sblocco dei decreti attuativi in arrivo, resta ancora in bilico la situazione riguardante la proroga di Opzione donna. Il punto della situazione.
In base alle ultime novità sulle pensioni i decreti attuativi su Ape sociale e Quota 41 sarebbero in arrivo, e resterebbe a questo punto ancora aperta la questione sulla proroga di Opzione donna.
A dare conferma della conclusione della fase uno della riforma delle pensioni, con l’attuazione delle misure di pensione anticipata approvate nella scorsa Legge di Stabilità, è stato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti durante un question time alla Camera, in risposta a un quesito della Lega Nord riguardante i ritardi sui decreti.
Se la vicenda dei lavoratori precoci e dell’Ape sociale sembra avviarsi verso una conclusione, rimane aperta invece la questione sulla proroga di Opzione donna.
Le lavoratrici donne, che da mesi si battono per la proroga dell’unica misura di pensione anticipata ad esse riservata, chiedono risposte esaurienti a Governo e sindacati rei questi ultimi, in questa fase, di aver accantonato il discorso su Opzione donna.
Novità pensioni donne: proroga Opzione donna, risposte del Governo non soddisfano. Attesa fino al 30 settembre?
La scorsa settimana, in risposta a quattro interrogazioni parlamentari, il Governo ha stroncato ogni apertura sulla proroga di Opzione donna al 2018, affermando che i residui di risorse risparmiate tra quelle stanziate per le precedenti proroghe, non possono attualmente essere utilizzati per la prosecuzione del regime sperimentale in quanto si potrà certificare la loro sussistenza
"solo quando si sarà consumato il diritto all’esercizio dell’opzione da parte di tutti i potenziali beneficiari".
La risposta non ha trovato l’approvazione delle lavoratrici donne che si battono per la proroga, e che ritengono la motivazione non soddisfacente: sulla base delle motivazioni fornite dall’esecutivo, infatti, a causa della cristallizzazione del diritto diventerebbe difficile reinvestire le risorse.
Per il momento sembra tutto quindi rinviato al prossimo 30 settembre, data in cui dovrebbero essere resi noti i dati del prossimo monitoraggio Inps sulle domande presentate.
Novità pensioni donne: proroga Opzione donna, il silenzio dei sindacati
Le lavoratrici donne che da mesi si stanno battendo per la proroga di Opzione donna continuano nella loro battaglia, grazie anche all’appoggio ottenuto da diverse forze politiche sulla questione. Ad aver fatto un passo indietro sembrano essere stati i sindacati che, accantonata la fase uno della riforma delle pensioni, premono ora sull’avvio della fase due sottolineando la necessità di intervenire su temi quali i giovani, la flessibilità in uscita, la differenziazione della speranza di vita, il lavoro di cura, la previdenza complementare e la rivalutazione delle pensioni in essere. Tra le priorità non sembra quindi esserci la proroga di Opzione donna: sul tavolo di confronto con il Governo verrà portato sì il problema della pensione anticipata delle donne, ma proponendo come soluzione il riconoscimento dei lavori di cura.
La soluzione non incontra però il favore di tutte le donne: una parte delle lavoratrici, infatti, continua a ritenere l’unica strada percorribile per consentire alle donne la possibilità di uscita anticipata la proroga di Opzione donna.
Come scrive Teresa Ginetta Caiazzo, una delle amministratrici sul gruppo Movimento Opzione donna, la carne al fuoco per la cosiddetta fase due della riforma delle pensioni è tanta, e i tempi sono stretti. Opzione donna è una misura già pronta e, approvando la proroga, verrebbe risparmiato tempo che potrebbe essere investito nella risoluzione di altri problemi.
Inoltre la proroga di Opzione donna consentirebbe un risparmio sul medio lungo termine, favorendo anche il ricambio generazionale nel mercato del lavoro: ricordiamo infatti che il regime sperimentale consente sì l’uscita a 57/58 anni con 35 anni di contributi, ma accettando una decurtazione tutt’altro che trascurabile sull’assegno pensionistico, che viene calcolato esclusivamente con il metodo contributivo.
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