Novità pensioni 2017: da febbraio restituzione della rivalutazione. Come?

Luca Secondino

4 Gennaio 2017 - 11:31

Nel decreto Milleproroghe non è previsto il rinvio per la restituzione della rivalutazione delle pensioni. Da febbraio, importo decurtato sulle pensioni. Come e per chi.

Novità pensioni 2017: da febbraio restituzione della rivalutazione. Come?

Novità pensioni 2017: da febbraio restituzione della rivalutazione ricevuta nel 2015 ma soltanto per alcuni assegni. Vediamo con che modalità avverrà la restituzione e quali sono i pensionati interessati.

A febbraio 2017, dal momento che non è arrivata alcuna correzione normativa in merito alla rivalutazione delle pensioni, gli assegni saranno colpiti da una decurtazione prevista per recuperare il livello di maggiore inflazione concesso nel 2015.

Il taglio delle pensioni è riparametrato sull’inflazione e il nodo della questione per le pensioni 2017 parte da qualche anno fa: nel 2014, infatti, l’importo di rivalutazione che era stato calcolato per l’indicizzazione delle pensioni era dello 0,3%, mentre poi è risultato che il valore definitivo fosse dello 0,2%. Nel 2015 era stato trattenuto un punto decimale sugli assegni per eccedenza nel calcolo del 2014, e la normativa in merito stabiliva che il 1° gennaio 2016 fosse scattato il recupero sulle pensioni degli italiani. Si trattava di una decurtazione sulle pensioni del 2016 pari a 0,1% moltiplicato per le mensilità erogate nel corso dell’anno precedente, nel 2015.

Lo scorso anno il Governo aveva pensato di rinviare il conguaglio in negativo sulle pensioni a un periodo economicamente più stabile e di risalita, in modo da far pesare meno la decurtazione sugli assegni, e all’articolo 1 della legge 208/2015 era stato stabilito che la restituzione sarebbe dovuta slittare di un anno. Quindi non più all’inizio del 2016, bensì all’inizio del 2017.

Dopo la riforma delle pensioni contenuta nella legge di Bilancio e che prevede alcune novità sulla pensione anticipata 2017, nel decreto Milleproroghe non è stato affrontato il tema della restituzione e quindi come da precedenti normative, da febbraio 2017 scatterà la decurtazione sulle pensioni.
Novità pensioni, a chi spetta il tagiio degli assegni per la restituzione della rivalutazione?

Novità pensioni: restituzione della rivalutazione 2015, come e per chi

Da febbraio 2017 inizierà il taglio di alcune pensioni per consentire allo Stato di riprendersi quello 0,1% dell’importo rivalutato lo scorso anno. Come si evince dalla percentuale, si tratterà di un taglio contenuto, ma che potrebbe essere più sensibile per le pensioni più basse.

A farlo notare è il sindacato dei pensionati Spi Cgil, che ricorda come anche pochi euro in meno al mese possano fare la differenza per le pensioni minime.
Novità pensioni, da febbraio saranno interessati al taglio per la restituzione dell’importo tutti i titolari di un assegno previdenziale fino ai 1.450 euro lordi.

Per quanto riguarda i beneficiari di assegni inferiori all’importo, rimangono ancora congelati grazie alla riforma Fornero e in questo modo verrà evitato di vanificare l’aumento della Quattordicesima per le pensioni minime previsto dalla riforma delle pensioni.

Lo scarto dello 0,1% che doveva essere recuperato lo scorso anno, sarà recuperato da febbraio dal momento che non ci sono stati ulteriori interventi normativi.

Saranno coinvolti nella restituzione tutti i pensionati titolari di assegni pensionistici tra i 1.400 e i 3.000 euro lordi al mese, con un taglio una tantum che arriverà massimo ai 20 euro annui.

Pensioni: restituzione della rivalutazione, l’appello di Spi Cgil

Da febbraio inizia la decurtazione dalle pensioni per restituire l’importo eccedente del 2015 per la rivalutazione delle pensioni e la divisione previdenziale della Cgil scrive in una nota che tutte le pensioni subiranno una perdita di valore.

Si tratterà di una perdita reale che oscillerà per le pensioni più basse tra i 6,50 e i 13 euro l’anno, una cifra contenuta che tuttavia può fare la differenza specialmente per chi ha già assegni molto bassi. La delusione dei pensionati è riportata da Spi Cgil soprattutto perché il Governo si era mostrato disponibile a continuare la strada intrapresa nel 2016, ovvero quella di aspettare per far pagare la restituzione. L’appello è quindi rivolto al Ministro Poletti, perché prenda provvedimenti ora senza che i pensionati italiani debbano subire ulteriori tagli.

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