Nissan Energy Home è il primo prototipo di appartamento completamente alimentato da un’auto elettrica. Vediamo cos’è e come funziona.
Che la mobilità elettrica sia il futuro non è una novità, come anche che le auto a zero emissioni possano dare energia alla rete oltre che assorbirla per ricaricare la batteria, ma Nissan ha fatto un passo in più creando la prima abitazione interamente alimentata dal suo modello elettrico di punta.
La tecnologia Vehicle to Grid trasforma le auto elettriche in generatori di corrente: diverse case automobilistiche, come anche Renault e Honda, sono a lavoro su questo sistema che consentirà di creare un ecosistema di condivisione energetica quando i veicoli a batteria saranno ampiamente diffusi sul territorio. Inoltre aiuterà a mantenere stabile il flusso di energia della rete, andando a sostenerla nei momenti di maggior fabbisogno.
Nissan Energy Home dimostra come una Nissan Leaf possa sostenere energeticamente un appartamento. Le previsioni indicano che in circa vent’anni più del 50% delle auto sarà diviso da elettriche e ibride e la richiesta di energia dalla rete sarà sempre più alta. In quest’ottica la casa giapponese offre un modello virtuoso di condivisione.
Nissan Energy Home, la Leaf fa da generatore
La Nissan Energy Home è un prototipo di appartamento alimentato da un’auto elettrica, in questo caso da una Nissan Leaf, che ha il primato di essere l’auto a zero emissioni più venduta al mondo.
Allestito nella galleria presso la sede principale di Nissan a Yokohama, l’appartamento illustra un modello di condivisione energetica tra casa e auto. La Energy Home, disegnata dallo space design team di Alfonso Albaisa, è realizzata in legno e monta pannelli solari che accumulano energia durante il giorno. Questa energia viene assorbita dagli strumenti domestici ma viene anche immagazzinata dall’auto.
Le strisce blu illuminate che contornano la casa e la uniscono alla Leaf dimostrano il giro che fa l’energia in un flusso continuo di scambio tra l’abitazione e l’automobile.
Auto elettriche e V2G per la gestione dei consumi
L’obiettivo della tecnologia V2G è quello di non disperdere energia e di utilizzarla al massimo. Alla base c’è chiaramente la fonte rinnovabile, come in questo caso i pannelli fotovoltaici, che con il fabbisogno crescente saranno sempre più una risorsa.
Una volta incamerata l’energia, questa può ad esempio essere incamerata dagli accumulatori e presa dall’auto per ricaricarsi nella notte e partire al mattino; la stessa energia viene poi ceduta dall’auto al rientro in casa, per contribuire con la carica residua a sostenere il fabbisogno energetico domestico, dall’illuminazione agli elettrodomestici.
Questo ecosistema va inteso come un continuo e costante scambio di energia tra appartamento e automobile in modo da sfruttare tutta l’energia disponibile in ogni momento.
L’auto si scarica?
Il sistema attualmente in fase di studio prevede che all’automobile rimanga sempre una parte di carica in batteria, in modo da renderla sempre utilizzabile, ed evitare di trovarsi all’improvviso a partire con l’auto completamente scarica.
L’auto non si scarica mai, anche perché il sistema V2G prevede un continuo accesso alle fonti rinnovabili. La casa, che si trova a dover avere bisogno dell’energia dell’automobile solo in rari casi di fabbisogno extra, può sempre contare sull’apporto dei pannelli solari e sull’energia già stoccata precedentemente nelle ore in cui non è stata utilizzata né a livello domestico né per ricaricare l’auto.
La fase di sviluppo punta a non lasciare mai a secco di energia né l’appartamento né l’auto. Inoltre se l’auto può condividere con la casa anche energia che ha acquisito altrove dalla rete, come ad esempio in viaggio o sul posto di lavoro.
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