Sono Ryanair, Lloyds Banking group, Unicredit, Sonova e Danone: settori diversi ma tutti con solide basi e buone prospettive.
Si va dalle compagnie aeree alle banche, passando per mutui e prodotti medici, ma hanno tutti le stesse caratteristiche: solidi fondamentali, buone prospettive a medio termine, potenzialità di rialzo nel breve e un profilo rischio/rendimento favorevole.
Sono i 5 titoli europei al top suggeriti dalla casa d’affari Morgan Stanley: Ryanair, Lloyds Banking group, Unicredit, Sonova, Danone.
Ryanair: Il vettore europeo dei voli low cost guidato da Michael O’Leary capitalizza 9,970 miliardi di euro e ha un upside rispetto al target price di 9,80 euro del 39,4%, che sale ulteriormente nell’ipotesi bullish (13,75 euro).
Il gruppo irlandese viene scambiato 20,7 volte l’utile 2014 e 13,4 quello del 2015, a fronte di un p/b (prezzo/valore di libro) rispettivamente di 3,3 e 2,8.
La redditività è crescente, con un roe del 15,9% quest’anno e in aumento al 21,5% nel prossimo.
Nel primo trimestre 2014 ha registrato un utile netto di 197 milioni di euro, con un aumento del 152% rispetto allo scorso anno.
Aumentati anche i ricavi: +11% a 1,49 miliardi.
Lloyds Banking group: Prospettive positive e rating overweight (sovrappesare) anche per il maggiore gruppo finanziariobritannico nel settore dei mutui, che capitalizza 53,412 miliardi di sterline.
Il target assegnato gli analisti è 95 pence, del 27% superiore alle quotazioni attuali, che arriva a 150 nello scenario più ottimista.
Guardando agli indici borsistici, il p/e scende da 9,8 quest’anno a 9,2 nel prossimo, mentre il p/b è rispettivamente 1,3 e 1,2.
Il dividend yield fa un balzo dallo 0,5 al 3,1%.
Negli ultimi 12 mesi il titolo ha registrato un total return (performance + rendimento della cedola) del 9,7%.
Unicredit: Il gruppo bancario italiano capitalizza 34,713 miliardi di euro e ha un prezzo obiettivo di 8,10 euro (+35,3%) che arriva a 10,80 euro nell’ipotesi bullish.
Il titolo, che negli ultimi 12 mesi ha garantito un total return del 54,9%, tratta 22,6 volte l’utile 2014 e 9,7 quello del 2015, mentre p/b è intorno a 0,7. Il rendimento della cedola passa dall’1,7 al 3,3%.
In deciso progresso il roe, che sale dal 3,3 al 7,4%.
L’operating income è stimato in aumento da 3,160 miliardi del 2014 a 5,754 del 2015 e il net income da 1,565 a 3,653 miliardi.
Sonova: Il gruppo elvetico, leader nelle vendite di apparecchi acustici, capitalizza 9,444 miliardi di franchi svizzeri, che si confrontano con un valore d’impresa di 9,158 miliardi.
Il target price di 161 franchi è del 14,7% superiore alle quotazioni attuali, ma nello scenario ottimista è stato fissato a quota 191.
Il titolo viene scambiato 24,3 volte l’utile 2014 e 23,7 quello del 2015, mentre il rendimento della cedola è basso (1,5% quest’anno e 1,4% nel prossimo). Il p/b scende invece da 5 a 4,7.
Elevata la redditività, con il roe stabile al 21,3%. Il fatturato è previsto in aumento da 1,951 miliardi di franchi del 2014 a 2,075 nel 2015, mentre l’utile netto sale da 358 a 399 milioni.
Negli ultimi 12 mesi il titolo ha reso (total return) il 38%.
Danone: La multinazionale francese del food guidata da Franck Riboud, nonostante i deboli risultati registrati nel secondo trimestre, ha secondo gli analisti prospettive favorevoli grazie al potenziale di miglioramento della leva operativa.
Il titolo, che capitalizza 34,219 miliardi di euro, ha un prezzo obiettivo di 63 euro (+13,5%), che sale a 76 euro nell’ipotesi bullish.
Sul listino di Parigi tratta 21,1 volte l’utile 2014 e 18,1 quello del 2015, mentre il p/b è intorno a 3.
Il rendimento della cedola è stimato 2,6% nel 2014 e 2,8% nel 2015. In progresso anche la redditività del capitale (dal 14,4% al 16,7%).
I ricavi, dopo il calo a 20,994 miliardi di euro nel 2014, sono attesi in aumento a 22,311 miliardi nel prossimo esercizio, con l’utile netto che sale da 1,528 a 1,780 miliardi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA