Moody’s: conti pubblici italiani meglio di quelli spagnoli, ma per Madrid è più facile attuare riforme. Ecco perché

Marta Panicucci

18 Maggio 2013 - 16:24

Moody’s: conti pubblici italiani meglio di quelli spagnoli, ma per Madrid è più facile attuare riforme. Ecco perché

I conti pubblici italiani stanno meglio di quelli spagnoli, parola dell’agenzia di rating Moody’s. Una delle sorelle del rating mondiale ha diffuso oggi una nota in cui conferma il rating diverso tra Italia e Spagna e spiega i motivi per i quali ha deciso di lasciare a Roma Baa2 e a Madrid Baa3. In sostanza secondo Moody’s l’Italia ha più tempo a disposizione per risolvere i suoi problemi di crescita, motivo per il quale le conferma il rating Baa2. Ma Moody’s coglie anche l’occasione per sottolineare come per la Spagna sia più facile attuare riforme grazie ad una maggiore stabilità politica e quindi sul medio-lungo termine la ripresa spagnola sarà più forte.

Roma ha più tempo

Moody’s li chiama "impedimenti strutturali alla crescita", sono i problemi più grossi dell’Italia, ciò che frena la nostra economia e la produttività del paese con pesanti ricadute a livello occupazionale e non solo. Secondo l’agenzia di rating l’Italia ha più tempo a disposizione per risolvere questi problemi e quindi trovare soluzioni utili a far ripartire l’economia. Il tempo in più a nostra disposizione sarebbe la diretta conseguenza dei conti pubblici italiani che secondo Moody’s sono "più forti a livello strutturale".

La motivazione per cui il rating italiano è stato confermato Baa2 quindi è legata ai conti pubblici del paese:

"La più forte perfomance di bilancio dell’Italia giustifica ancora un rating più elevato rispetto alla Spagna"

questo in sintesi è quello che si legge nel comunicato diffuso da Moody’s.

Il pronunciato deterioramento spagnolo

Il rating della Spagna resta fermo a Baa3, un gradino sotto quello italiano. Questo perchè mentre l’Italia è riuscita a mantenere sotto controllo i conti pubblici e il debito della Stato, mentre la Spagna secondo Moody’s avrebbe subito uno "dei più pronunciati deterioramenti" dei conti pubblici tra tutte le economie dell’Eurozona.

Secondo le previsioni dell’agenzia di rating infatti il picco del debito pubblico italiano sarà nel 2014, mentre per quanto riguarda la Spagna, il suo debito pubblico raggiungerà il suo picco solo nel 2016. Sul paese iberico pesano diversi problemi strutturali che ostacolano la ripresa dell’economia spagnola, tra i principali: l’indebitamento sempre crescente delle famiglie, la bassissima domanda interna e il deterioramento del mercato del lavoro che ha creato una generazione di disoccupati e precari.

Per Madrid sarà più facile attuare riforme

In questo confronto tra Spagna e Italia pare, al momento, che Roma sia in testa, grazie, nonostante la crisi e le difficoltà oggettive, alla forza strutturale del paese. Ma la Spagna dalla sua parte ha un punto di forza da non sottovalutare e che non passa inosservato a Moody’s. L’agenzia di rating infatti sottolinea come la stabilità del governo spagnolo, che gode di un’ampia maggioranza in parlamento, crei le condizioni più favorevoli per l’attuazione delle riforme di cui il paese necessita.

Purtroppo la stessa cose non si può dire per l’Italia in balìa di una classe politica che non riesce ad uscire dalla stallo in cui è precipitata in seguito alle elezioni. Si è formato da poco il governo Letta, dopo due mesi di blocco totale della politica, mesi in cui il paese continuava ad aver bisogno e chiedere un piano di riforme in grado di far ripartire la crescita.

La situazione politica spagnola quindi è un grosso vantaggio agli occhi di Moody’s che prevede "ripresa più forte nel medio termine in Spagna che in Italia".

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