“Non è una crisi economica, è una guerra”: Moneta Positiva porta la sua battaglia al Senato

Alessandro Cipolla

29/01/2019

30/01/2019 - 10:35

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Moneta Positiva al Senato con il convegno “Spread, banche e sicurezza nazionale nel contesto europeo”. Presenti i senatori 5 Stelle Ricciardi e Turco: “Ci impegneremo in Parlamento”.

“Non è una crisi economica, è una guerra”: Moneta Positiva porta la sua battaglia al Senato

Può l’Italia uscire dal giogo dei mercati finanziari e dello spread? Mentre sono ancora forti gli echi del braccio di ferro tra il governo gialloverde e la Commissione Europea in merito alla legge di Bilancio, Moneta Positiva torna a ribadire come il nostro paese abbia tutti i mezzi per recuperare quella sovranità che ora sembra perduta.

Adesso però l’associazione presieduta da Fabio Conditi non sembrerebbe essere più sola in questa battaglia. Moneta Positiva infatti è stata ospite al Senato in occasione del convegno “Spread, banche e sicurezza nazionale nel contesto europeo”, alla presenza anche dei senatori del Movimento 5 Stelle Sabrina Ricciardi e Mario Turco.

Così mentre i relatori di Moneta Positiva, presenti anche l’avvocato Francesco Carraro e l’economista Valerio Malvezzi, sottolineavano come ci sono vie d’uscita senza ricorrere a ipotetici “Piani B”, i due senatori si sono impegnati a portare queste motivazioni in Parlamento.

Moneta Positiva? Si può fare

Il problema non è giuridico, le vie d’uscita ci sono, il problema è di natura psicologica”. Si potrebbe sintetizzare con questa frase dell’avvocato Francesco Carraro il convegno che si è tenuto presso la Sala Isma del Senato in piazza Capranica.

Per chi non lo sapesse Moneta Positiva è un’associazione che da anni si batte per la riappropriazione della sovranità monetaria, promuovendo uno Stato che utilizzi il potere di creare denaro che ha già, ma solo nel pubblico interesse.

Il convegno quindi è stato il momento per ribadire tutta la criticità della situazione attuale. “I dati Oxfam con l’1% delle persone al mondo che detengono gran parte delle ricchezze - ha spiegato il presidente Fabio Conditi - ci fa capire come sia in atto il più grande trasferimento di ricchezza verso una élite della storia dell’umanità, questa è una guerra”.

Chi crea materialmente i soldi li destina quindi a questo 1% e non all’economia reale, con Conditi che quindi ha parlato di una “guerra contro lo Stato, mentre con la sovranità monetaria non ci sarebbero problemi”.

Da qui la battaglia della Moneta Positiva, creata dallo Stato ed emessa senza debito o interessi. “Il paese ha troppo debito quando perde sovranità” ha tuonato Valerio Malvezzi, ribaltando così la tesi di Mario Draghi, bollata come “favolette per i bambini”, sui paesi che perdono la propria sovranità a causa del troppo debito pubblico.

Stiamo andando verso la creazione di un oligopolio bancario - ha continuato l’economista - con sempre meno banche ma più grandi e questo comporterà meno credito alle piccole imprese specie ora che ci sarà la riforma delle BCC”.

L’Italia però potrebbe ritrovare la sovranità monetaria senza infrangere i trattati europei, visto che questo sarebbe possibile proprio stando a quanto scritto nel Trattato di Lisbona e nella nostra Costituzione.

Il nostro paese - ha concluso Francesco Carraro - ha ancora la sovranità fiscale e monetaria, la nostra Costituzione non permette la cessione di sovranità ma solo limitazioni, quindi il problema non è giuridico ma psicologico perché a forza di sentire dire che abbiamo perso la nostra sovranità ce ne siamo convinti”.

La presenza dei 5 Stelle

La battaglia di Moneta Positiva potrebbe ora aver trovato una importante sponda in Parlamento e nel governi, vista la presenza al convegno dei senatori del Movimento 5 Stelle Sabrina Ricciardi e Mario Turco, oltre alla visita lampo anche del vicepresidente della commissione Finanze Stanislao Di Piazza.

Di fronte a delle problematiche che da tempo affliggono il nostro paese, vedi debito pubblico e spread, gli esponenti pentastellati hanno elogiato Moneta Positiva “sono persone che tendono a dare risposte, e quando un cittadino è informato questo è un cittadino libero”.

Dobbiamo fermarci e dettare nuove regole per la moneta unica - ha specificato il senatore Turco - un nuovo sistema che metta al centro il ciclo produttivo; adesso abbiamo tempo per iniziare a porre le prime basi della prossima legge di Bilancio”.

Abbiamo bisogno di tempo ma anche di consenso” ha aggiunto Di Piazza, con i senatori del Movimento 5 Stelle che si sono detti pronti a presentare delle interrogazioni per capire “cosa c’è alla base di queste motivazioni” espresse da Moneta Positiva.

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