Modello Cud, dal 2015 addio: arriva la Certificazione unica. Ecco che cosa cambia

Valentina Brazioli

12 Settembre 2014 - 11:00

Modello Cud, il 2014 è il suo ultimo anno: dal 2015, infatti, debutterà la cosiddetta “Certificazione unica” che non comprenderà solo i redditi da lavoro dipendente, ma anche quelli da lavoro autonomo. Ma non è questa l’unica novità prevista.

Modello Cud, dal 2015 addio: arriva la Certificazione unica. Ecco che cosa cambia

Modello Cud, non vedrà più la luce dopo il 2014: dall’anno prossimo, al suo posto, verrà inaugurata la “Certificazione unica” (2015). Non un semplice cambio di dicitura, visto che la novità più propagandata in queste ore è il fatto che comprenderà anche i redditi da lavoro autonomo (e non solo quelli da lavoro dipendente o assimilato) ma non è certamente l’unica. Basti pensare, ad esempio, che dovrà indicare anche i dati relativi a coniugi e familiari a carico (come nei modelli 730 e Unico) e indicare gli oneri detraibili e deducibili, nonché dati sui rapporti di lavoro riferibili al lavoratore.

Cud 2015: 5 pagine in tutto

La Certificazione unica 2015 cambierà innanzitutto per l’aspetto: il nuovo modello non sarà più di sole 2 pagine (come adesso) ma salirà a 5 in tutto, diviso in due sezioni distinte (certificazione lavoro dipendente, assimilato e assistenza fiscale; certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi). Inoltre, secondo quanto anticipato dall’Agenzia delle Entrate, aumenteranno in maniera considerevole le informazioni richieste: dati relativi a coniuge e altri familiari a carico, per esempio, dovranno comprendere anche l’indicazione del grado di parentela, il codice fiscale, le percentuali di detrazioni spettanti e se si è in presenza di un minore di tre anni.

La certificazione per i redditi da lavoro dipendente

Non mancherà, ovviamente, una sezione per raccogliere le informazioni sui redditi da lavoro dipendente e assimilati (distinti attraverso campi separati per indicare se si tratta di redditi da pensione, assegni corrisposti al coniuge o altri redditi assimilati). Tra le altre parti disponibili, una dedicata agli acconti del coniuge, una per i crediti non rimborsati, una terza per gli oneri detraibili e una quarta destinata agli oneri deducibili. L’attuale specchietto “altri dati” è stato confermato, e avrà un apposito rigo dedicato al bonus da 80 euro.

La nuova certificazione per i redditi da lavoro autonomo

Eccoci, infine, alla novità più nota ai contribuenti: sarà presente una nuova sezione riguardante i redditi da lavoro autonomo. Oltre a indicare il dato concernente l’ammontare lordo corrisposto, comprenderà un lungo elenco di informazioni: dalle ritenute Irpef applicate ai contributi previdenziali fino alle spese rimborsate in parcella.

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