CUD 2015 anche per i lavoratori autonomi: ecco cosa dovrà indicare

Addio al vecchio CUD, benvenuta "Certificazione Unica". La novità fiscale è dovuta al debutto del lavoro autonomo in quello che tutti fino ad oggi hanno conosciuto come CUD. La nuova certificazione dovrà essere trasmessa dai datori i lavoro ai dipendenti e all’Agenzia delle Entrate entro il prossimo 7 marzo.

Non più CUD quindi, ma CU, dal momento che il sostituto d’imposta dovrà utilizzarla per i dipendenti e per i lavoratori autonomi.

La certificazione delle ritenute dei lavoratori autonomi verrà quindi inserita nel modello CU. Quindi cosa cambia? Se un’azienda deve pagare la consulenza di un professionista non certifica quanto corrisposto in modo formale, poiché è sufficiente la carta intestata dell’azienda. Con questa novità della certificazione unica, l’azienda diventa "datore di lavoro", anche per una sola consulenza, e deve rilasciare un CUD da inviare all’Agenzia delle Entrate e al professionista.

Questa novità servirà ad aprire la strada al modello 730 precompilato promesso dal Governo Renzi perché molte informazioni del Modello 770 saranno replicare nel nuovo CUD: ci sarà così una verifica a doppio binario.

Su questa scia i dati inseriti nel Modello 730 circa i familiari a carico saranno trasmessi dai datori di lavoro prima nel CUD per poi essere inviati all’Agenzia delle Entrate.

Nel nuovo CU dovranno essere indicati:

• i compensi lordi erogati, distinti dalle somme non soggette a ritenuta “per regime convenzionale”;
• gli imponibili;
• le ritenute effettuate a titolo di acconto e quelle a titolo di di imposta;
• le addizionali regionali e comunali, distinte tra quelle a titolo di acconto, d’imposta e quelle sospese;
• i contributi previdenziali, sia quelli a carico del lavoratore autonomo, sia quelli a carico del soggetto che ha erogato i corrispettivi;
• i dati sulle spese rimborsate e le ritenute restituite.