Modello 730 precompilato: i contribuenti spenderanno di più. Ecco perché e quali sono gli svantaggi della dichiarazione precompilata

Vittoria Patanè

16 Marzo 2015 - 10:45

Coloro che opteranno per il modello 730 precompilato spenderanno di più. I motivi sono essenzialmente tre e palesano tutti i limiti della dichiarazione precompilata. Ecco quali sono e perché potrebbe essere svantaggiosa

Modello 730 precompilato: i contribuenti spenderanno di più. Ecco perché e quali sono gli svantaggi della dichiarazione precompilata

Come ogni anno ci prepariamo ad affrontare il caos della dichiarazione dei redditi. Entro il 15 aprile, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti titolari di redditi da lavoro dipendente e assimilato (circa 20 milioni di italiani), il modello 730 precompilato. Gli altri potranno optare l’ordinario. In questo 2015, rispetto al passato, i dubbi, le incertezze e i pericoli sono molti più proprio per l’esordio della dichiarazione precompilata che rischia di arrecare più danni che vantaggi. Qualche esempio? Violazione della privacy per via della condivisione delle credenziali con Caf e commercialisti; rinunce o errori sulle detrazioni che comporteranno un maggior aggravio per il contribuente; la responsabilità di commercialisti che obbligherà questi ultimi a dotarsi di polizze onerosissime i cui costi ricadranno ovviamente su coloro che devono presentare la dichiarazione.

Ecco i motivi per i quali l’utilizzo del modello 730 precompilato potrebbe costare di più al contribuente.

Modello 730 precompilato: detrazioni
Il modello 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate, non conterrà tutte le detrazioni fiscali cui i contribuenti hanno diritto, ma solo alcune. Tra le detrazioni escluse, a titolo esemplificativo, citiamo quelle valide per le spese mediche. A questo punto i titolari di reddito da lavoro dipendente o assimilato dovranno inserire le spese mancanti. Potranno farlo direttamente o rivolgersi al Caf. Chiunque opti per questa seconda opzione dovrà quindi andare in un centro di assistenza fiscale, fornire agli addetti le proprie credenziali, firmare la delega e ovviamente pagare quanto dovuto per il lavoro. L’effetto potrebbe dunque essere quello che i contribuenti rinuncino alle detrazioni e preferiscano liquidare la loro posizione fiscale il più velocemente possibile, pagando de facto di più rispetto a quanto avrebbero versato in passato.

Modello 730 precompilato: controlli
Bisogna inoltre sottolineare inoltre che, la scelta di optare per il modello 730 precompilato non implica ricevere meno controlli da parte dell’amministrazione tributaria. Anzi, l’Agenzia delle Entrate si riserva comunque il diritto di effettuare controlli su tutte le varianti aggiuntive inserite dal contribuente all’interno del precompilato, cioè sulle modifiche che producono credito fiscale.

Questi controlli potrebbero dunque scoraggiare il contribuente dall’inserire le dovute correzioni alla dichiarazione, comportando dunque una minore erogazione del corrispettivo del credito fiscale da parte delle Entrate. Insomma lo Stato controllerà a prescindere, il costo sarà maggiore, considerando soprattutto che "la minaccia" di sottoporre il contribuente ad accertamenti, controllerà la non erogazione del credito in cassa.
In parole povere, la semplificazione formale della modalità di presentazione non corrisponderà a una semplificazione del sistema. La cultura specifica necessaria per predisporre adeguatamente il modello non verrà surrogata dall’aiuto dell’amministrazione tributaria.

Modello 730 precompilata: responsabilità di professionisti e Caf
A partire da quest’anno aumentano le responsabilità di professionisti e Caf su eventuali errori (dolosi e non) relativi alla dichiarazione. Lo Stato potrà infatti rivalersi su di loro attraverso interessi e sanzioni. Ogni commercialista dunque dovrà dotarsi di un’onerosissima polizza professionale, proporzionata al volume di dichiarazioni su cui lavorano, per tutelarsi dagli sbagli. Secondo i calcoli, si parla di costi fino a 3 milioni di euro.

A questo punto è facile capire come le maggiori spese sostenute dai professionisti per queste polizze si ribalteranno sul contribuente che dovrà pagare di più per ricevere assistenza.

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